Con una performance  tra le strade di Napoli si è conclusa stamattina la mostra Lares familiares di Sonia Lenzi,  organizzata al Mann, a cura di Marco De Gemmis e Gerry Badger e con il matronato del museo Madre per le arti contemporanee.
Con i rispettivi direttori delle due strutture museali, Giulierini e Viliani, l‘azione dell’artista ha avuto inizio all’edicola votiva del Rione Sanità (via Mario Pagano 60, Napoli – nei pressi della fermata Metropolitana Linea 2 di Piazza Cavour) con la restituzione di una delle sette statuette fotografate dalla collezione del Mann (Lares familiares – oggetti venerati sin dall’antichità come simboli di cura e protezione per la casa e le famiglie).
L’immagine, inserita da Lenzi tra due plexiglas, è stata ricollocata in maniera permanente in uno dei tanti altari devozionali presenti in città che oggi come allora testimonia la continuità di questa forma di culto. Felice, la Lenzi di aver torvato piena collaborazione dei napoletani al suo progetto. Mentre Giulierini spiega: «Non dobbiamo dimenticare che tutto quello che oggi è custodito nei nostri musei prima era disseminato all’esterno. Quest’azione rappresenta una restituzione simbolica alla città del nostro patrimonio museale».
Nella foto di Andrea Benestante, l’edicola votiva della Sanità

 

 

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