E sono tre. I volumi pubblicati da Liguori e dedicati al teatro di Vincenzo Scarpetta (foto). L’ultimo viene presentato domani, venerdì 15 febbraio, alle 18, alla Fondazione Eduardo De Filippo (Palazzo Scarpetta – Via Vittoria Colonna 4 – Napoli). Tema centrale: La vita artistica tra Rivista, Piedigrotta e Sciosciammocca. La curatrice è Maria Beatrice Cozzi Scarpetta, da anni impegnata in una meticolosa operazione di recupero. Lei stessa ne parlerà con Lucilla Parlato e Maria Basile Scarpetta. Coordina, Giulio Adinolfi .
Ritrovare (fortuitamente) le agende di lavoro di Vincenzo Scarpetta ha permesso di ricostruire, in questo terzo volume sul Teatro di Vincenzo Scarpetta, non solo l’attività attoriale e autoriale dell’artista dal 1920 al 1930, ma anche la sua lunga e felice stagione di mattatore nelle Riviste degli anni ‘30, fino alle ultime apparizioni teatrali del 1946.
La lenta ma inesorabile evoluzione del personaggio di Sciosciammocca, l’esordio e l’affermazione di Eduardo De Filippo come attore e autore, i successi della compagnia delle “Tre Esse” Scarpetta-Scarano-Salvietti, l’attenzione verso il Teatro di Chiarelli e Pirandello, le Piedigrotte “di regime”, il cinema, il sodalizio con Viviani, le stagioni al Diana durante la guerra, l’ultimo saluto dalle tavole del Politeama… questo e tant’altro emerge dalle sue carte.
Fatti noti o meno noti, a volte erroneamente tramandati, sono messi in ordine per cercare di fare chiarezza e restituire la giusta luce a questo grande artista. Non mancano rare, e per questo ancora più preziose, annotazioni dell’autore su episodi importanti della sua vita come la morte del padre o lo scioglimento della compagnia.
Seguendo la via indicata dalle agende di lavoro anno per anno, si offrono, al lettore appassionato, numerose fonti di prima mano sulla sua vita artistica, aprendo altresì un ulteriore spiraglio sugli spettacoli teatrali in voga in quei terribili anni dalla nascita del fascismo sino alla fine della seconda guerra mondiale.