Non è stato un anno positivo per i napoletani. L’aumento della disoccupazione, il poco lavoro, la criminalit organizzata, la carenza di servizi pubblici e come se non bastasse tutto ciò il “ritorno” dei rifiuti per strada che ha scatenato l’indignazione e le rivolte della collettivit . Il Natale segna nel bene e nel male il periodo in cui in tanti augurano per se stessi un futuro di maggior serenit . Ai napoletani ha voluto rivolgere augurio di un felice Natale e l’invito a non perdere la speranza il cardinale Crescenzio Sepe.
Dal canto suo l’arcivescovo di Napoli è impegnato su più fronti per infondere speranza alla sua gente dopo aver annunciato la volont di organizzate il Giubileo per la citt presto il cardinale Sepe si recher in America per incontrare la comunit di napoletani emigrati nel nuovo continente. Per il rilancio di Napoli, la cultura dovr essere trampolino fondamentale.
Ne è convinto il cardinale, che ha inaugurato l’esposizione di uno dei capolavori del Pinturicchio “Il Bambin Gesù delle mani”. La mostra è stata realizzata grazie al contributo del Forum delle Culture, dell’Assessorato al Turismo della Regione Campania, dell’Ente Provinciale per il Turismo. L’opera di propriet della Fondazione Guglielmo Giordano è affidata per la valorizzazione all’Associazione Metamorfosi di Roma. Il prezioso dipinto è stato esposto nel museo Diocesano di largo Donna Regina, che apre in occasione delle festivit le sue porte alla citt per mostrare il capolavoro artistico, a cui si aggiungeranno nel nuovo anno altri due lavori del Pinturicchio che hanno come tema la Madonna con il Bambino.
L’opera fu condannata all’oblio per oltre 500 anni. "Nel Bambino si riconosco gli elementi tardo-gotici della sua pittura". Dice Franco Ivan Nucciarelli che nel 2004 ha ritrovato l’opera. Raffigurato nudo, siede su un cuscino reggendo il globo sormontato da una croce. Sta benedicendo un soggetto fuori campo la cui mano, maschile, gli accarezza il piccolo piede destro. Altre due mani, femminili sempre appartenenti ad un personaggio assente dalla scena, sfiorano il fianco del Bambino e lo sostengono nella posizione eretta. Insomma una vera occasione per assistere ad un evento unico nel suo genere.
Non ci resta che dire “a Maronn v’accumpagn’.
Nella foto, “Il Bambin Gesù delle mani”