Basta ascoltare le prime note degli archi per sperimentare la straordinaria
bravura della Gustav Mahler Jugendorchester, protagonista di un memorabile
concerto al San Carlo. Il dialogo tra i fiati e gli archi si fa sempre più
fitto fino ad esplodere in vampate di pura vitalit sonora, che Antonio
Pappano domina e regola a piacimento. In lui si incontrano la passionalit
mediterranea, la severit anglosassone e una dedizione totale alla Musica,
elementi che danno vita a emozioni potenti. Il direttore e l’orchestra
respirano insieme, pensano insieme, sono in perfetta sintonia: non una nota
appare affidata al caso, neppure un attacco ha il minimo tentennamento.
Ancora più suggestive le ultime note del poema sinfonico di Strauss “Tod und
Verklrung”, che conducono alla chiusa: la musica vola sui volti giovani
degli orchestrali fino a spegnersi in pensieri diafani, che preludono alla
trasfigurazione dell’anima dell’eroe che muore. La giovane eta dei
musicista, lo splendore dei loro volti poco più che adolescenziali, il
rigore impeccabile delle esecuzioni fanno della Jugendorchester una
formazione di tutto rispetto, prestigiosa, anzi di più, un insieme di
musicisti di razza che affascinano e conquistano. Al secondo brano in
programma, entra la violoncellista Han-Na Chang. Il direttore le sussurra
alcune parole e la solista, appena ventottenne, sorride e subito attacca il
Concerto di ?ostakovi?, scritto nel 1959 per il violoncellista Rostropovic,
pagina misteriosa e impervia, che sancisce l’accostamento dell’autore a
certe prassi compositive tipiche di Strawinskj. Il secondo movimento, di
suggestivo lirismo, ha visto la solista creare armonici di ineffabile
bellezza, per poi inabissarsi nelle dolorose riflessioni del terzo
movimento. Il triplice ribattuto del tema annuncia il finale, tutto giocato
su ritmi complessi e su un ordito ritmico che non permette distrazioni.
L’applauso cadenzato e sincero di un pubblico travolto dalla musicalit
prorompente del direttore dell’orchestra e della solista non basta a
convincere la solista a concedere un bis: peccato. "Ein Heldenleben" di
Strauss ha chiuso il programma, tra consensi univoci e convinti. Proprio
mentre arriva la notizia della fine del commissariamento di Nastasi, al
teatro trionfa la musica; non c’ è spazio per il toto-sovrintendente: se ne
parler a breve.
Nelle immagini, il concerto ripreso da Luciano Romano