La tradizione della Campania nel settore aeronautico e spaziale è riconosciuta a livello internazionale. In questa regione hanno operato, e ancora lavorano, alcuni dei padri dell’aviazione mondiale e in Campania sono stati progettati e sviluppati alcuni dei più importanti prodotti aeronautici, sia grandi velivoli sia aerei di aviazione generale. Sempre in Campania, presso il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali C.I.R.A. si lavora al futuro dell’esplorazione e dei voli spaziali. Il C.I.R.A. ha dato all’Italia il primo USV (Unmanned Space Vehicle), velivolo spaziale senza equipaggio, ponendo il nostro Paese a livello dei più avanzati al mondo.
Oggi, la Campania continua ad essere, a livello internazionale, una delle principali regioni per le produzioni e per la ricerca aerospaziale. A dimostrarlo bastano solo pochi numeri: in Campania operano circa 120 imprese con produzioni interamente o in parte rivolte all’aerospazio. Tra queste, 30 sono delle “core companies” che si caratterizzano per essere integratori di aeromobili, sono ci in grado di fornire un proprio velivolo, o sono fornitori qualificati a livello internazionale. Queste 30 imprese impiegano circa 10.000 tecnici specializzati, il 70% dei quali opera nell’area napoletana generando un fatturato annuo di circa 1,3 miliardi di euro (fonte: SRM, 2006).
La ricerca nel settore dell’aerospazio è rischiosa e di lunga durata, richiede grande integrazione di competenze diverse e impegno di risorse economiche rilevanti, ma è anche quella a cui corrisponde il maggiore ritorno tra tutti i settori industriali: 9 euro di ritorno per ogni euro investito. Inoltre, sviluppa soluzioni tecnologiche e materiali che rapidamente vengono applicati a settori diversi alimentandone l’innovazione tecnologica.
Per la ricerca aerospaziale operano in Campania 14 Centri, compresi quelli a carattere nazionale, con circa 700 ricercatori. Negli atenei campani, ogni anno 1000 studenti sono impegnati in corsi di laurea in ingegneria aeronautica e aerospaziale e 400 di questi giungono, in un anno, alla laurea. Tutti gli ingegneri e i piloti dell’Aeronautica Italiana sono laureati presso la Federico II di Napoli e l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli rappresenta un ulteriore punto di forza della regione.
Il sistema della ricerca e innovazione tecnologica vede il C.I.R.A. (Centro Italiano Ricerca Aerospaziale) come key-player e comprende numerosi altri soggetti sia pubblici sia privati. Tra questi, con ruoli diversi, si possono citare l’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica presso l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte), l’ENEA, il CNR, l’IMAST, le Universit con Facolt di Ingegneria Aerospaziale (Federico II, SUN, Salerno, Sannio), alcuni Centri Regionali di Competenza e societ e consorzi privati di ricerca e sviluppo quali: ELASIS, CAMPEC, MARS (Centro di Microgravit ), MARSec. Un importante ruolo di ponte tra la ricerca e le imprese è rappresentato dal Consorzio Technapoli (Parco Scientifico e Tecnologico di Napoli.
La forza della Campania nel settore è poi completata dalla recente destinazione dell’aeroporto “Oreste Salomone” di Capua, fino a qualche tempo fa utilizzato per scopi militari, a infrastruttura per la sperimentazione e la certificazione dei prodotti aeronautici, in particolare di aviazione generale.
Infine, bisogna considerare il modello di sviluppo che caratterizza il settore e che ha consentito di dare impegni e prospettive capaci di invertire il destino di degrado di alcune aree industriali della regione, come ha dimostrato la bella esperienza del Polo High Tech di Napoli Est.
Bisogna chiedersi se tutto questo basti ad assicurare alla Campania un futuro di sviluppo; la risposta è decisamente No. Quello che è stato brevemente descritto rappresenta solo un’ottima precondizione, ma non basta. Occorre mettere in campo politiche che, in una sola visione, contemporanea ed integrata, affrontino gli aspetti industriali, della ricerca, della formazione, della logistica, della sicurezza, della pubblica amministrazione, dei servizi alle imprese e dei servizi sociali. oramai dimostrato che la competizione internazionale è possibile solo alle imprese eccellenti che abbiano intorno un territorio altrettanto eccellente. questa la vera sfida che aspetta la Campania.
Il CIRA, Centro Italiano Ricerche Aerospaziali è certamente il principale snodo, sia nazionale sia regionale, per le ricerche e lo sviluppo in campo aerospaziale. Il Centro, che è stato costituito nel 1984, ha sede a Capua (Caserta) con edifici ed impianti distribuiti su un’area di circa 1.600.000 mq presentandosi come una cittadella della ricerca con 336 addetti di cui il 75% costituito da ricercatori e tecnici.
La missione di attuazione del PRO.R.A. che il CIRA è chiamato a svolgere, è analoga a quella che da decenni svolgono nei loro rispettivi Paesi gli altri Centri Nazionali di Ricerca Aerospaziale. Coerentemente con la missione che gli è stata affidata, il CIRA ha gli obiettivi di: essere un centro d’eccellenza nelle discipline aeronautiche e spaziali 6 « o è è á « s pt L libri n e d d d d pG 7 e : E è H l è NO » OJ e
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èî ï è ï î î ïè è ï«è ï è áØ ïî x îè ï èè è î ea îèî èî ï « áØ ïèî 1 1lD Ø è Ø t K con capacit teoriche e sperimentali; acquisire e trasferire know-how per il miglioramento della competitivit delle imprese esistenti e per supportare la creazione di start-up; promuovere la formazione e la conoscenza nel settore aerospaziale. Per il raggiungimento di questi obiettivi il CIRA opera in coerenza con l’evoluzione scientifica, tecnologica ed economica al fine di: sviluppare progetti di ricerca a medio/lungo termine in sinergia con la comunit scientifica ed imprenditoriale; utilizzare le proprie competenze, i laboratori di terra e di volo per offrire alla comunit aerospaziale italiana ed internazionale capacit di ricerca, sperimentazione, certificazione; partecipare ai progetti di ricerca in collaborazione con le principali istituzioni di ricerca internazionali; sviluppare capacit di modellistica, simulazione e sperimentazione sia al suolo che in volo, attraverso lo sviluppo e l’utilizzo di dimostratori tecnologici; attivare collaborazioni con gli altri centri di ricerca nazionali ed internazionali al fine di favorire sinergie e complementariet con altri mezzi di prova e/o laboratori gi esistenti e strategici.
Il CIRA svolge per il comparto aerospaziale attivit di ricerca di base, applicata, sperimentale e di sviluppo pre-competitivo con un duplice approccio: demand-pull e technology-push nei seguenti cluster di competenza: Aerodinamica, Aerotermidinamica, Protezione dal ghiaccio, Strutture e materiali, Vibroacustica, Sistemi di bordo, ICT, Offerta formativa e servizi professionali.
L’offerta tecnico-scientifica del CIRA è sinteticamente rappresentato dal “triangolo della ricerca” i cui vertici corrispondono alle tre tipologie di laboratori: Laboratori di Terra, Laboratori di Volo, Laboratori Teorico-Numerici. La stretta sinergia tra questi laboratori consente al CIRA di condurre le attivit di ricerca aerospaziale in maniera integrata. I Laboratori di Volo permettono di sperimentare in condizioni reali le più avanzate tecnologie Aerospaziali (UAV, USV). I Laboratori di Terra sono utilizzati per effettuare test unici di simulazione del rientro atmosferico, dell’impatto di strutture aerospaziali, dell’accrescimento del ghiaccio sui velivoli (Icing Wind Tunnel, Plasma Wind Tunnel, Laboratorio d’Impatto di Strutture Aerospaziali, Transonic Wind Tunnel). I Laboratori Teorico-Numerici consentono la conduzione di analisi teoriche nelle seguenti aree: Propulsione Spaziale, Tecnologie Informatiche, Sistemi di Volo, Aerotermodinamica e Termostrutture, Strutture Avanzate, Adattronica, Aerodinamica.
Il CIRA è socio del Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC), struttura di ricerca scientifica che si prefigge di approfondire le conoscenze nel campo della variabilit climatica, le sue cause e le sue conseguenze, attraverso lo sviluppo di simulazioni numeriche con modelli globali del Sistema Terra e con modelli regionali; in particolare ospita la Divisione Impatti sul Suolo e sulle Coste.
Il CIRA ha promosso il progetto CibaPark’ un incubatore virtuale di imprese innovative per supportare la creazione e lo sviluppo di start-up e spin-off e per favorire la creazione di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico attraverso un sistema integrato di servizi accessibili via web. L’iniziativa è rivolta principalmente alle piccole e medie imprese ad elevata tecnologia in fase di avvio o di recente costituzione appartenenti al settore Informatico, delle Telecomunicazioni o dell’Aerospazio.
Il CIRA intrattiene rapporti di collaborazione con la maggior parte delle organizzazioni aeronautiche sia a livello nazionale sia in campo internazionale ed è, senza dubbio, il principale punto di forza della Campania nel settore.
Nell’immagine, il triangolo della ricerca del CIRA. Fonte: CIRA
*Luigi Carrino
è professore ordinario presso la Facolt di Ingegneria dell’Universit di Napoli Federico II dove insegna “Tecnologie Speciali II” nel corso di laurea in Ingegneria Aerospaziale e svolge attivit di ricerca nel settore delle lavorazioni innovative per le produzioni aeronautiche. Presiede il Campania Aerospace Research Network, organismo di consulenza della Regione Campania sui temi della ricerca e dell’innovazione nell’aerospazio, è membro del Consiglio di Amministrazione del C.I.R.A. su designazione dell’Agenzia Spaziale Italiana, vicepresidente del Consorzio “Oreste Salomone Aeroporto di Capua” e componente del Comitato Regionale per il Distretto Aeronautico.