Ceramica, cartapesta, ferro, vetroresina, cera materiali da sperimentare con le mani, plasmare sotto le dita per dare forma, artistica, al proprio pensiero. Ma anche tecnologie digitali, formidabile strumento espressivo del nostro presente. fatto di esplorazione il percorso artistico di Renata Petti, architetto napoletano, in mostra al Sarajevo Supermarket da oggi (inaugurazione ore 20, Piazza Gesù e Maria 13bis- Napoli) fino al 30 settembre, con la personale dal titolo “Geometrie e la scarpa spaiata?”.
Sottolinea Dario Giugliano nel suo testo critico “come dice il libro della Genesi l’atto creazione non è altro che un atto di separazione“, Petti partorisce le sue opere che nel DNA conservano tracce di lei, eppure sono molto altro, e a loro volta daranno vita ad ulteriori genesi creative ed emotive.
Prosegue Giugliano “Il corpo in opera, esibito dall’artista, è ogni volta la scena in cui si agita il vissuto passionale proprio a ciascuno (da questo punto di vista, la pretesa sarebbe sempre quella di esibire un corpo vivo). Una sorta di ventriloquia paradossale dell’opera d’arte, cos come viene vissuta in Occidente (…), non può, alla fine, manifestarsi altrimenti che a partire da un’altra forma paradossale l’esibizione in opera sar sempre quella di un corpo morto, mummificato. Ed è questa esperienza (di una percezione di una superficie (epidermica?), che si tende e ispessisce e indurisce, come una voce che si fa scrittura, raggelandosi in un reticolo di segni, di graffiature, di scalfitture), che a me pare segnare il lavoro artistico di Renata Petti, soprattutto quando tutto ciò finisce per solidificarsi in un grido, che è insieme richiamo e denuncia civile.”
L’artista si definisce poeta e artigiano, e spiega "La mia opera è caratterizzata dallo stretto legame tra il mio corpo e il materiale plastico-ceramico attraverso uno studio teso a penetrare nella materia e negli elementi specifici dell’espressione artistica".
Nelle sue creazioni, tracce di un continuo sperimentare, materiali e tecniche come se a ogni emozione nuova corrispondesse l’esigenza di un nuovo supporto per raccontarla, dando vita a uno stile creativo, e di vita, unico nel suo genere.
Nelle foto, in alto, particolara della scarpa spaiata. In basso, il libro di Renata Petti e la locandina dell’evento