Questa che raccontiamo è la storia di Lucia La Marca, una giovane donna napoletana (originaria di Ottaviano) affetta da alopecia universale, malattia invalidante e autoimmunitaria, che si è rimboccata le maniche e ha disegnato una linea di turbanti al femminile.
Giornalista, comunicatrice, stilista. Per tutti è la ragazza col turbante. Da sempre si dedica alla bellezza della diversità. Nel periodo del lockdown ha deciso di dare vita al suo progetto realizzando il sito www.laragazzacolturbante.it dove le donne possono trovare una collezione di turbanti e scegliere quello che più amano.
Lucia, soffrendo di una malattia invalidante autoimmunitaria, l’alopecia universale, ha capito da giovanissima quanto fosse importante avere dei modelli che rendessero “normale” la diversità.
Dopo anni di sofferenza è arrivata la svolta con l’ideazione di tutorial dedicati alla creatività e bellezza handmade fatti di eyeliner e stoffe sul capo. Questi video tutorial rendevano le donne più belle e, finalmente incominciavano a guardarsi allo specchio anche durante le chemioterapie. La bellezza per Lucia è uno stato d’animo.
«Ho sempre odiato le parrucche – dice – Le vedevo morte sul mio viso e mi sentivo tremendamente brutta quando le indossavo. Mi ritornava in mente sempre la bellezza del quadro di Vermeer e un giorno chiusa in bagno decisi di realizzare il mio primo turbante. Mi sentivo bellissima, finalmente ero me stessa. Ma tutto questo non mi bastava, desideravo l’unicità e la fierezza sul viso di ogni donna, la stessa fierezza che sentivo quando ritagliavo le mie stoffe sul capo. Oggi sono fiera di presentare la mia prima collezione. Ho sempre immaginato il volto delle donne glabre come una tela bianca sulla quale vanno scelti i colori giusti per nobilitarne tutte le caratteristiche. Per realizzare questa inedita collezione mi sono ispirata ai colori naturali delle terre orientali: un mix di tonalità calde e fredde in grado di esaltare le sfumature di ogni incarnato ed ogni personalità».
E aggiunge: «Con la mia collezione di turbanti voglio smuovere le coscienze. Voglio che le donne si guardino allo specchio e si sentano belle nelle loro normalissime imperfezioni, e non siano condizionate dalle pubblicità delle grandi multinazionali nell’acquisto di parrucche che reprimono la nostra voglia di unicità. Meritiamo la libertà di scegliere e di non nasconderci».
Nel prossimo futuro, la voglia di arricchire la collezione con altri articoli, mentre sui canali social si è creata una vera e propria community pronta a dare consigli preziosi per la realizzazione della collezione.
«Anni di studio e ricerca – conclude Lucia – mi hanno portata alla realizzazione di questo sogno, un sogno che ha preso forma in un difficile e drammatico periodo di emergenza sanitaria da Covid-19. Dubbi e ripensamenti ogni giorno gravavano sulla mia testa: mentre molti chiudevano la loro attività, io ne stavo aprendo una, e in pieno lockdown. Ma forse è stata proprio la libertà privata e questo forte senso di smarrimento che mi ha dato la forza di non mollare e di perseguire nel mio sogno».
Un progetto ecosostenibile: i turbanti sono realizzati in puro 100% cotone e tinti con coloranti di origine naturale, un prodotto dermatologicamente testato, versatile, ma soprattutto green anche nel suo packaging tutto riciclabile.
Con l’acquisto di ogni turbante, 1 euro andrà all’Associazione no profit Alopecia & Friends di Claudia Cassia, da anni impegnata nella ricerca di nuove cure e nel riconoscimento dell’alopecia.
Se volete saperne di più, date uno sguardo alle pagine social de “La ragazza col Turbante” su Facebook e Instagram.