Tremila candele in onore di San Gennaro sotto la sua guglia nella piccola e splendida piazzetta Riario Sforza oppure la riqualifica urbana di alcuni punti della città ripulendo zone degradate o ancora accoglienza turistica e tour lungo la costa del Golfo per nuovi punti di vista.
Queste e tante altre, sono le iniziative dell’organizzazione no-profit chiamata “Sii turista della tua città” nata da un’idea di Luca De Martino. Prendo con lui un caffè nella centralissima Piazza Dante, proprio di fronte al famoso striscione che recita “Essere napoletano è meraviglioso!” e gli chiedo come è nato tutto.


«La scintilla, scoccata nel 2011, è stata quella dell’amore per la mia città e del desiderio di motivare i cittadini al rispetto e alla valorizzazione della cultura napoletana. Siamo un popolo famoso nel mondo e quindi abbiamo una grossa responsabilità: dobbiamo essere i primi a proteggere, sensibilizzare e prenderci cura del nostro territorio».
Inizialmente Luca si è mosso da solo, andando in giro con adesivi e gadget per diffondere la sua idea. Poi sempre più persone hanno sposato questo progetto di rivoluzione culturale napoletana e adesso si può dire che un vero e proprio team impiega passione e tanta energia per creare proposte sempre diverse, che siano soprattutto motivazionali ed emozionali.
Non dimentico quando io stessa ho partecipato alla contemplazione delle Sette opere di Misericordia del Caravaggio, al Pio Monte. Concedersi il tempo di un’ora per ammirare in silenzio un’opera d’arte, un tempo che non si ha quasi mai per restare fermi ad osservare, qualcosa che andrebbe fatto più spesso per capire il concetto di bellezza.
Ma Napoli è sopratutto mare. E proprio il mese scorso, Sii turista ha organizzato uno degli eventi che ha avuto maggiore risonanza e si è contraddistinto per originalità, cioè la processione a mare in onore del nostro Santo Patrono.
Una barca ha accompagnato il busto di San Gennaro (nell’opera artistica di Felice Meo) da Riva Fiorita fino a Castel dell’Ovo, seguita da circa 50 kayak che sono stati noleggiati a titolo completamente gratuito.
«Una processione a cui ognuno ha potuto dare un significato diverso: laico, religioso, spirituale. Volevamo dare un segno di speranza in un periodo così complicato a causa del Covid, stringerci tutti in un abbraccio ideale adesso che la vicinanza fisica è vista come un problema. Grazie al sostegno delle emittenti televisive siamo arrivati anche a tutti i napoletani sparsi nel mondo per sentirci vicini anche da così lontano».


Per far crescere un progetto bisogna saper fare rete e infatti la collaborazione nata con “Nautica Cafarelli” ha permesso di poter proporre attività in sicurezza post-lockdown proprio come i tour in kajak. Godersi un tramonto partendo da Giuseppone a Mare e arrivando fino a Nisida oppure in alternativa fino a Palazzo Donn’Anna. Pausa tuffo e brindisi alla luna con vino e taralli per festeggiare simbolicamente il ritorno alla natura e ai nostri luoghi del cuore.


Anche a Luca chiedo scherzosamente cosa ne pensa dell’ affermazione presa dal titolo del romanzo di Anna Maria Ortese “Il mare non bagna Napoli” : «Raggiungere il mare a Napoli è complicato! Il mare cittadino non è facilmente accessibile e i servizi pubblici andrebbero potenziati. Posso dire che il mare bagna Napoli e te lo devi conquistare! Ma una volta arrivati, capisci quanto ne è valsa la pena».
©Riproduzione riservata 
Tutte le foto sono a cura di Sii turista della tua città

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