La NPE nasce come casa editrice del fumetto d’autore, notizia questa, propedeutica a comprendere la natura di “Guida alla scoperta delle sirene” di Serenella Quarello e Fabiana Bocchi. Per chi, come me, ama le sirene e le studia da anni sapere dell’uscita del libro e volerlo leggere è stata questione d’un attimo, decisione fulminea.
Il testo, corredato da belle illustrazioni, propone una panoramica di miti, leggende, itinerari possibili, avvistamenti, opere liriche, composizioni musicali, citazioni letterarie e ricette. La pregevolezza del lavoro risiede nell’approccio multiculturale, il mito delle sirene non riguarda solo i popoli del Mediterraneo o quelli del Nord Europa ma l’intero mondo, ogni cultura ha elaborato la propria versione ed è interessante avere un testo che permetta una lettura comparata che guidi chi legge nel cogliere le similitudini e le differenze.
Si fa presto a dire sirene ma bisogna conoscere la differenza tra Naiadi, Nereidi, Oceanine, Ondine, ninfe acquatiche etc… queste affascinanti creature sono fate o mostri? La mitologia greca, intrisa di misoginia così come la maggior parte delle altre culture, conferisce alle sirene le caratteristiche femminili negative: l’inganno, la seduzione, la tentazione esercitata per indurre l’uomo al peccato, il capriccio, la vendetta.
Procedendo nella lettura ci si rende conto della ricorrenza di questi attributi nefasti tra le creature mitiche femminili legate all’acqua, elemento vitale, fluido e generativo. Accanto al culto di Demetra-Cerere che presiede all’alternarsi delle stagioni, alla morte e la rinascita legate ai cicli naturali vi è quello delle divinità collegate alle fonti d’acqua indispensabili affinché la vita possa svilupparsi e riprodursi.
Omero racconta dell’incontro di Ulisse ammantando quello che lui presenta come prototipo di eroe alla ricerca della conoscenza come l’uomo, che impavido, si fa legare all’albero maestro della nave per udire il canto delle sirene senza rimanerne stregato fino alla morte, anzi per Omero sono le sirene che si danno la morte per non essere riuscite nel loro intento: Partenope si tuffa in mare e raggiunge l’isolotto di Megaride per lasciarsi morire dando vita alla città di Napoli.
Da napoletana che ha imparato a nuotare dove si suppone che Omero abbia immaginato l’incontro, nelle acque di Massa Lubrense, un luogo più a Nord di Sorrento a cavallo tra il golfo di Napoli e quello di Salerno dove si trovano gli isolotti dei Galli ho idee diverse. Qui, nel 1981, è stato ritrovato nel sito archeologico del Vadabillo un vaso databile al VI sec. a.C. su sui è raffigurata una sirena alata in atto di spiccare il volo, probabilmente sulla collina si praticava il culto delle sirene.
Ho sempre considerato Ulisse un vile, l’aver simulato un furto di monete d’oro per denunciare e far condannare a morte un uomo saggio come Palamede la dice lunga su chi veramente fosse… il testo mi ricorda di esser in buona compagnia, come me la pensavano Rilke, Kafka e Brecht, ottimo testo che non si uniforma al pensiero dominante pro Ulisse. Sì, perché una guida che si rispetti, deve fornire uno sguardo a tutto tondo e quella di Quarello e Bocchi non fa eccezione: troverete le sirene nella letteratura, nell’arte, nella filosofia, nelle grandi mistificazioni, incontrerete le sirene buone, quelle cattive, quelle che vivono in acque salmastre e in acque dolci e leggerete che non è che, poi, noi lo si sappia proprio bene se le sirene cantino melodie di ineguagliabile bellezza, se emettano laceranti suoni indecifrabili o rimangano in silenzio.
Quel che sappiamo è che bisogna accostarsi a loro con rispetto e mente aperta, la guida, poi, viene in soccorso fornendo utili suggerimenti per imparare a riconoscerle.
Non tutte le sirene sono uguali e non sempre sono state rappresentate allo stesso modo, è importante soffermarsi sulle notazioni che riguardano l’iconografia in cui si chiarisce il passaggio da creature alate con zampe d’uccello a creature dotate di squame e coda, la diversità tra bicaudale e monocaudale e le differenze che le caratterizzano.
Chi è nato e cresciuto in un luogo in cui vive il mito di una creatura mitica femminile legata all’acqua, come le sirene, ha l’occhio allenato a scorgerne traccia in monumenti, elementi architettonici e dettagli decorativi presenti in elementi architettonici, monumenti, elementi decorativi di fontane, giardini etc.
Se vi capitasse di passeggiare sotto il teatro San Carlo di Napoli alzando lo sguardo verso il frontone centrale vi imbattereste nel gruppo scultoreo “La triade di Partenope” che incoronava musicisti e poeti, se invece decideste di camminare nel centro di Massa Lubrense trovereste all’esterno della pro loco locale una raffigurazione del territorio realizzata in ceramica dipinta in cui le sirene sono l’elemento principe e se voleste prestare attenzione ai logo delle diverse attività turistiche dell’intera costiera sorrentina vedrete le loro code svettare ovunque.
Ma il lettore/trice troverà informazioni anche sulle creature mitiche maschili legate all’acqua, oltre i tritoni la legenda di Colapesce nelle sue diverse declinazioni elaborate in luoghi differenti.
Il legame tra le sirene e gli esseri umani si infrange sulle regole dei rispettivi mondi e tra le pagine possiamo leggere molteplici esempi di racconti di coppie di innamorati che, appartenendo a realtà lontane, vedono naufragare la loro unione.
La letteratura mitologica conferisce alle divinità le caratteristiche umane: rabbia, passione, dolore, gioia, amore, odio e ira. Ma sarà così anche per le sirene? L’unico modo per scoprirlo è sperare di incontrane una.
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IL LIBRO
Serenella Quarello – Fabiana Bocchi
Guida alla scoperta delle sirene
NPE edizioni
Pagine 250
euro 22,50