«Essere futuriste voleva dire per noi donne, specie nell’Italia provinciale di quel tempo, una rottura molto più forte ed esplosiva di quanto non lo fosse diventare futuristi per i maschi […]Tutte le nostre energie erano impiegate a esprimere grinta e trasgressione. Ci mancava quell’elaborazione di una solidarietà di genere, quel pensiero sulla differenza che in … Leggi tutto Le disobbedienti/Donne d’avanguardia: Claudia Salaris svela la memoria femminile del futurismo. Tra arte, poesia e danza
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