Le disobbedienti/ “Intrecci. Più forte del destino”: Nicola Paone racconta la sfida di Anna nella moda. Contro le regole di un futuro deciso dalla famiglia

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Anna e un giornalista sono i protagonisti del racconto di una vita che prende le mosse a Napoli durante la seconda guerra mondiale per passare alla dolce vita romana degli anni Sessanta e giungere alle sfilate di moda milanesi degli anni Ottanta.
Anna/Rosetta è la protagonista di “Intrecci. Più forte del destino” scritto da Nicola Paone per edizioni Vulcaniche, una donna che si scontra con un modello sociale in cui le ragazze non scelgono se proseguire gli studi, non scelgono il lavoro né il marito, il loro futuro è deciso da genitori, padri o fratelli.
Anna sposa un uomo che crede di amare fino a quando non ne scopre la vera natura, cacciata di casa con un figlio piccolo e rifiutata dalla famiglia trova accoglienza dal datore di lavoro che diventerà il suo grande amore.
La passione e il talento per il disegno di abiti coltivati dall’infanzia, per le coincidenze fortunate della vita, trovano la possibilità di esprimersi in una carriera che la porta a Roma in un famoso atelier, una passione cominciata in un rifugio per scappare ai bombardamenti: «Ognuno aveva portato con sé le cose più importanti: l’oro di famiglia, la riserva di soldi, il ritratto del marito morto, o la pentola con il pranzo. Io avevo portato i fogli di carta paglia che recuperavo quando mia mamma tornava dalla spesa. Dopo averli stirati per bene, disegnavo vestiti da indossare quando la guerra sarebbe finita».
La protagonista ricostruisce sé stessa avendo accanto l’amica di infanzia, unico legame rimastole con la città d’origine, divorzia dal marito, cresce il figlio e si dedica anima e corpo a quel lavoro che le regala gratificazioni e gioia. Il grande dolore è quello provocato dalla decisione di rompere ogni rapporto da parte del figlio che, divenuto adulto, compie le sue scelte negli anni di piombo legandosi a gruppi politici di matrice estrema.
La delusione per il rifiuto da parte del fratello, della sorella e della comunità che rincontra in occasione del funerale della madre la supera accompagnata dalla consapevolezza del solco culturale che li separa, la colpa – l’ennesima –  che le viene attribuita è di essersi presentata al rito funebre così come era vestita in ufficio senza cambiarsi d’abito, il rosso dell’abito ne urla la diversità percepita come sconcezza, insulto e conferma del suo essere non rispettabile: «Un piccolo chierichetto mi corse incontro, si fermò e, alzando gli occhi, incrociò le mani sforzandosi di ricordare il messaggio che portava: “Padre Virginio dice che è meglio che non venite al cimitero, perché…. Lo anticipai: “Perché non si deve offendere Gesù”».
Giunta alla pensione Anna vuol chiudere il cerchio e – grazie a una inaspettata eredità – torna nella città natale accompagnata dall’amica di una vita: Imma. Del giornalista che raccoglie le sue memorie, durante una crociera, il lettore/trice viene messo a parte di un’unica informazione, si tratta di una firma famosa e conosciuta a livello internazionale, la sua vera identità sarà svelata alla fine della storia che si conclude con l’ultima tappa della crociera e il ritorno di Anna a Napoli.
Fin qui la storia, quel che ci mette l’autore è la delicatezza della penna con cui si accosta ai sentimenti senza mai essere invadente, brusco, eccessivo. La sua è una storia che ripercorre quella del nostro Paese raccontandone l’evoluzione socio economica e politica attraverso gli occhi di una donna.
 ©Riproduzione riservata
IL LIBRO
Nicola Paone
Intrecci. Più forte del destino
edizioni vulcaniche
Pagine 210
euro 14

L’AUTORE
Napoletano, classe 1963. Grande appassionato di lettura e scrittura. Ha scritto diversi romanzi, tra cui spiccano numerosi romanzi gialli che hanno come protagonisti i commissari Antonio Cirillo e Camillo Bellavista. Questi personaggi hanno conquistato un vasto pubblico, in particolare i lettori più giovani ottenendo un grande successo.
Ha scritto diversi romanzi, tra cui spiccano “Intrecci: più forte del destino” e numerosi romanzi gialli che hanno come protagonisti i commissari Antonio Cirillo e Camillo Bellavista. Questi personaggi hanno conquistato un vasto pubblico, in particolare i lettori più giovani ottenendo un grande successo.

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