In “L’amore poderoso. Il romanzo di Linda e Leandro”, scritto da Oria Gargano per Iacobelli editore, la micro storia si intreccia con la macro storia. La protagonista, Linda, nata nella provincia abruzzese attraversa i cambiamenti politici, economici e sociali italiani dal periodo fascista all’epoca contemporanea.
Il passaggio dal piccolo paese marsicano alla capitale dove il padre, latifondista e gerarca, riceve un incarico politico avvia il racconto che si snoda attraverso le vite di Linda, quelle dei propri familiari e quelle delle amiche.
Talvolta accade – ed è quello che capita a Linda – di sentirsi totalmente diverse/i dagli altri membri della propria famiglia arrivando a provare un senso di colpevole tradimento nei loro confronti, l’affetto che ci si porta dietro dall’infanzia entra in conflitto con l’adulta consapevolezza di non condividere idee, atteggiamenti e modi di essere: «[…] ma sua madre non voleva vederla in quella veste, non le piacevano le donne che vincevano, preferiva il dolore, è più acconcio alle femmine, era guarita dal tumore, se mai l’aveva avuto, non riusciva a guarire da se stessa, dal vizio atroce di commiserarsi […]».
L’incontro con Leandro, anti fascista che diventerà deputato del Pci, è l’incontro con un’anima gemella da cui nascerà un legame che resisterà oltre la vita terrena, un uomo e un legame che diverranno punto di riferimento costante.
L’Italia uscita dalla guerra si ricostruisce, la protagonista attraversa il boom economico, le speranze degli anni Sessanta, la rottura del Sessantotto, gli anni Settanta con i suoi fermenti e agitazioni, gli anni di piombo, gli anni Ottanta e i Novanta fino ad arrivare al nuovo millennio scegliendo di insegnare e di lavorare per l’emancipazione delle donne mentre il padre e il fratello inseguono la ricchezza mutandosi da latifondisti in costruttori.
Gargano ripercorre la lunga e difficile battaglia sostenuta dalle donne per cambiare i presupposti normativi di un modello sociale patriarcale in cui lo stupro era un reato contro la morale e non contro la persona, nel quale era previsto il matrimonio “riparatore” e vigeva il delitto d’onore.
E quando le donne si ribellavano? Esistevano i manicomi dove quelle tra loro che non si conformavano alla volontà di padri, fratelli e mariti venivano rinchiuse: «Erano ree di voler uscire con le amiche, di non essere brave massaie, di avere avuto troppi fidanzati, di essere troppo bigotte, di essere troppo restie ad andare in chiesa, di essere troppo attaccate ai figli, di essere troppo poco attaccate ai figli, di essere state stuprate dai soldati, durante la guerra o durante l’occupazione o durante la Liberazione, e di essere state abbandonate, di essersene pentite, o di esserne orgogliose, di voler lavorare, di non voler lavorare, di essere orfane, di essere figlie di NN, di essere epilettiche, di essere nane, di essere storpie per la poliomielite, o sordomute o cieche perché i padri avevano contratto la sifilide. Storie di donne che volevano vivere comunque e avevano la forza per farlo. Storie di donne che non volevano vivere più perché vivere era troppo atroce. Storie di donne che aspiravano alla libertà, senza capire che la libertà non è per donne».
I personaggi femminili del romanzo sono legati da rapporti familiari di tipo verticale, madre, figlia, nipote e da legami d’amicizia, di natura trasversale, che compongono un micro cosmo in cui si struttura la molteplice gamma di relazioni fatta di affetto, amore, passione, conflitto, complicità, solidarietà, competizione e reciproco sostegno, orgoglio, stima e paura.
Un affresco storico che ripercorre l’evoluzione della nostra società contrapponendo idee politiche- il fascismo e il movimento sociale da un lato e il comunismo italiano dall’altro – raccontate attraverso la storia della protagonista che segue le sue idee, non quelle della famiglia d’appartenenza, scegliendo le battaglie da combattere, l’impegno civile da sostenere, il lavoro che le piace e la costruzione di reti di supporto tra donne.
Linda ha un segreto che comprende di dover custodire gelosamente per non rischiare di esser bollata come pazza ed esser rinchiusa in manicomio. Un segreto che alla fine dei suoi giorni passerà, come testimone, alla nipote. Ci sono, nella vita, cose razionali e fenomeni che dalla razionalità si discostano, questi ultimi possono distruggere o rendere più forti. Quali delle due strade sceglie Linda lo si scopre tra le pagine.
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IL LIBRO
Oria Gargano
L’amore poderoso. Il romanzo di Linda e Leandro
Iacobelli editore
Pagine 232 euro 18,00
L’autrice
Oria Gargano è la fondatrice e l’attuale presidente di BeFree, Cooperativa Sociale contro tratta, violenza, discriminazioni. Esperta italiana presso l’Observatory of Violence Against Women dell’European Women Lobby (Bruxelles), si occupa da molti anni di sostegno alle donne vittime di violenza e di tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento. È stata la responsabile di centri di antiviolenza nel territorio di Roma. Autrice di diversi libri e saggi sul tema della violenza di genere e il traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento, tra i quali Seduzioni d’amore. Per una narrazione non convenzionale della violenza contro le donne (Sapere solidale, 2013)