Le disobbedienti/Mary, la sorella dimenticata della famiglia Bennet. Janice Hadlow le dedica un romanzo coinvolgente

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Per chi ama Jane Austen molte sono le delusioni in agguato per i tanti i libri “ispirati” al suo stile sfociati in tristi, pallidi, tentativi d’imitazione. Per chi ha palpitato con le sorelle Bennet, trepidato per gli affanni legati alle vicende di Mr Darcy e goduto della graffiante ironia con cui l’autrice descriveva e fustigava la società inglese della sua epoca c’è  – però – una buona, ottima notizia, un piacevolissimo romanzo da poco arrivato in libreria: “La sorella dimenticata”.
Sì, una delle sorelle Bennet, la meno appariscente, ha la sua storia da raccontare. Le protagoniste e i personaggi tanto amati nelle opere della Austen hanno ancora molto da dire. Nessun tentativo di plagio o brutta copia, il romanzo di Janice Hadlow è fresco, gradevole e coinvolgente perché scritto in uno stile personale.
«È difficile persuadere qualcuno, soprattutto un uomo, che vale la pena ottenere la tua considerazione , se sei la prima a non avere considerazione per te stessa».
Mary Bennet è la sorella di mezzo che, demolita e massacrata dalla madre perché lontana dai prescritti canoni di femminilità e matrimoniabilità, avverte con sofferenza la sua inadeguatezza in una società che per le ragazze prospetta le nozze come unica via di realizzazione.
Sensibile e intelligente la protagonista riesce a trovare la sua strada in un mondo che le appare poco generoso nei confronti delle donne compiendo un viaggio introspettivo ricco di spunti di riflessione in cui non difettano le descrizioni della vita di campagna, le pennellate di bellezza paesaggistica e le attrattive londinesi.
I dialoghi, sviscerando i rischi dei fraintendimenti legati a un modo di comunicare improntato alle regole di ingaggio relazionale di un’epoca lontana dalla nostra, riescono a essere attualissimi mostrando i limiti di un parlare indiretto, velato e carico di aspettative inespresse.
Come possiamo sentirci realizzate/i, in che modo perseguire l’obiettivo della felicità, come raggiungere il compromesso tra libertà e obblighi familiari?
A questi interrogativi ognuna/o di noi cerca risposte avendo come coordinate la scala valoriale della società in cui vive e gli esempi dei modelli a cui si ispira, le più fortunate/i giungono a comprendere l’importanza della consapevolezza di se stessi quale pietra angolare su cui costruire.
La consapevolezza di chi siamo e quanto valiamo porta in dote la pienezza della vita. La protagonista, nel percorso di acquisizione di consapevolezza di se stessa, può contare su l’appoggio di due ottime alleate, l’autrice che le dà voce e la traduttrice che rende in modo impeccabile stile, ritmo e raffinatezza linguistica.
Il valore aggiunto di un’ottima traduzione, per nulla scontato nella proposizione della narrativa straniera in cui numerosi sono i casi di un originale che perde valore e peculiarità, porta il nome di Rachele Salerno.
Il suo lavoro mantiene intatto il brio e la fluidità del testo originale facendo giungere al lettore/trice la voce autentica di Mary. Trascorriamo in compagnia delle sorelle Bennet il tempo necessario a conoscere meglio quella tra le sorelle rimasta nell’ombra, è sua la voce narrante, la voce di una giovane donna che, con tenacia, si oppone a un destino che contempla un solo bivio: il matrimonio o la carità dei familiari per una triste zitella condannata a una grigia, piatta e triste esistenza.
Mary Bennet vi piacerà perché ha tutti i numeri per non deludere le ammiratrici/tori di Jane Austen ma con un suo carattere e lo stile, gradevole scoperta, di Janice Hadlow.
©Riproduzione riservata 
IL LIBRO
Janice Hadlow
La sorella dimenticata
Un romanzo del mondo di Orgoglio e pregiudizio
Piemme
pagine 570
euro 20
L’AUTRICE
Ha lavorato per molti anni come dirigente della BBC. Ha studiato al King’s College di Londra e vive a Bath. Autrice di diversi romanzi storici, ha raggiunto il successo in Gran Bretagna con La sorella dimenticata, bestseller del Sunday Times.

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