‘A guagliona. Cos la chiamavano. Isa Landi debuttò giovanissima con la sorella Nina. Le due ragazzine coltivavano la passione per il canto e un giorno il nonno Eduardo chiese loro di esibirsi in casa per un compenso di una lira. Da quell’esibizione nacque la carriera di Concetta Polidoro (in arte Isa Landi) è Giustina Polidoro ( che diventò Nina Landi). Figlie di un operaio di un calzaturificio militare (Pasquale) e di una orlatrice di una ditta d’abbigliamento (Nunzia Fiorenti). Dopo varie esperienze, Isa entrò alla grande nella Piedigrotta Cioffi -1942-con un brano firmato da Pisano Cioffi, ‘E stessi rrose dove le simpatie del pubblico vennero espresse con appalusi, nonostante che nel cast autorevoli nomi come Nino Taranto e Eva Nova, facessero da padroni.
La maggiore et
Gli inizi della sua carriera furono ostacolati dalla sua giovane et , infatti al Teatro Trianon (Napoli) non riusc a cantare a causa dei fascisti di quella epoca che controllavano la Piedigrotta Barbella, ma poi con il tempo tutto cambiò, la Landi comp i 18 anni e sposò Mario D’Auriache in seguito divenne suo impresario- le piedigrotte più importanti la cercavano, trasformandola in una la reginetta. E lanciò cos motivi come “Serenata capricciosa”, “L’ultima chitarrata”, “Suonno suonno”, “Passiona luntana” “Pecchè so malafemmena” e tantissimi brani ancora.
Attrice protagonista
Isa si cimentò anche come attrice protagonista nella commedia musicale firmata da E.A. Mario, “A taverna d”o Cerrillo”. Con il brano "Nuie nun ce amammo" (Piedigrotta Zanon 1957) vinse la Medaglia d’oro. Da questo momento in poi il nome della guagliona venne conosciuto in tutto il mondo, arrivando persino a New York. E il noto cantautore napoletano Alfredo Baschetta consigliò all’editore Edward Rossi di contattarla. Rossi concluse un contratto di tre mesi con la Landi, che si imbarcò sulla nave Augustus, dove le venne chiesto di esibirsi per i nove giorni della traversata. Il successo fu tale che la stampa diede molto risalto alla notizia dell’arrivo della cantante negli Stati Uniti. E la grande pubblicit delle testate fece in modo che al suo arrivo fosse gi tanto famosa, che i tre mesi pattuiti da contratto diventarono due anni- non poco per una emergente alla sua prima tourne oltre oceano. Si esib in citt come Toronto, Philadelphia, Montreal, Boston. Cantando canzoni melodiche e da Caf Chantant, ammaliando e emozionando il pubblico con brani come “Te manche Napule” “L’America vene cc “, “Doppo vint’anne”,-e tanti altri- canzoni che fecero breccia sul pubblico di emigranti. Per loro, era l’erede di Gilda Mignonette e Isa ne fu orgogliosa perch era una grande fan della signora della canzone napoletana, una signora che lei non aveva mai conosciuto .
Fan di Gilda Mignonette
Si narra che una sera la Landi si presentò a un concerto della Mignonette- voleva conoscerla-, ma alla Sala Roma, dove si esibiva la diva, il pubblico riconobbe Isa e cosi ci fu un po’ di trambusto. La Landi decise dopo il concerto di andarsene senza recarsi nei camerini, aveva timore di un rimprovero, purtroppo quella era l’ultima esibizione della regina degli emigranti e cos il sogno di conoscerla svan, paradossalmente, per un amore eccessivo del pubblico nei suoi confronti.
L’ammirazione di Frank Sinatra
Intanto l’artista incideva per tante casa discografia importanti come la Zeus, Rca. Ritorna in America, diventa per caso molto amica del grande Frank Sinatra, The voice. Durante un concerto a Brooklyn, fu disturbata da voci abbastanza alte. Dopo aver cantato il brano ” A voce ‘e mamma”, Isa chiese spiegazioni al numeroso pubblico e fu proprio Sinatra a chiederle gentilmente scusa. Anni 60, erano tempi in cui in America spadroneggiavano personaggi inaffidabili, “Genta malamenta”, uomini della malavita, cos la Landi fu costretta a lasciare il paese per tornarsene nella sua citt natia, dove firmò un contratto discografico e realizzò molti 45giri. Tra questi, “E capere d’o mercato” di Raffaele Viviani, tratta da una sua commedia “O vico”.
Il kolossal “Cleopatra” con Liz Taor
Ancora negli anni ’60, il cinema le spalancò le porte con pellicole che diventeranno cult, come le “Quattro giornate di Napoli” di Nanni Loy e “I due della legione” di Lucio Fulci. Arrivò poi l’offerta di partecipare al kolossal, “Cleopatra” a fianco di Liz Taor avrebbe dovuto interpretare la damigella della Taor, ma Isa rifiutò la parte perch il costume era troppo succinto, accettando, invece, un ruolo minore.
Il ritiro dalle scene
Per stare più vicina alle due figlie, Isa frenò molto la sua attivit , impegnandosi in qualche disco per la Zeus, partecipando, poi, a un grande successo, “L’opera de muorte è famme,” con due attori del calibro di Vittorio Caprioli e Antonio Casagrande. E il successo continuò con “Campagna napoletana” insieme a Dolores Palumbo e Miranda Martino. Affrontò in seguito il particolare filone della sceneggiata con la commedia “O fuorilegge” di Alberto Sciotti. Fino alla met degli anni ’80, per lasciare poi definitivamente le scene.