Dedicata a un amico. Una lettera che far capire una parte della personalit della giovane diva di cui parliamo. « Caro Bel Ami*, sono compiacente dell’autunno parigino. Credo che nulla val meglio della Villa Lumière per una donna chic, soprattutto quando si possono fare ingenti acquisti negli ateliers de mode della Rue de Rivoli, nei grandi bijoutiers di Rue de la Pais e sfidare il vento a bordo di una Darracq 60 HP. Caro Bel Am, cos la vita è proprio bella! Tua affezionata Bijou». Ecco come Ester Bijou ( nome d’arte di Giovanna Santagata) mostrava attraverso il suo essere estrosa e diva.
IL DIAVOLETTO BIONDO
Ester nasce a Capua (Napoli) il 19 luglio 1883 e muore a Napoli il 4 luglio 1912 aveva solo 29 anni. Il suo percorso di vedette, è breve, ma molto intenso. Le sciantose di quella epoca erano spesso more, con capelli neri oppure rossi, Vere donne di bellezza meridionale. Poche erano biondissime, come lei che coinvolgeva, ammaliava, si scatenava su i palcoscenici, tanto da essere definita il “Diavoletto biondo”.
UNA SPLENDIDA CARRIERA
Con il duo Trombetta e Mim Albin, debutta giovanissima, ma li lascia quasi subito per avviarsi a una splendida carriera. Nel 1904 partecipa alla Piedigrotta dall’editore Capolongo grazie a questo evento la sua popolarit cresce al punto che viene scritturata dal mitico Salone Margherita. E nche la stampa si interessa a lei, in special modo “l’Eldorado”, mensile che si occupa di musica e spettacolo. Con un corposo e interessante articolo. « Quando abbiamo notato- si legge sul periodico- due o tre anni fa, quest’artista, ne abbiamo immediatamente intuito la prontezza di spirito che l’avrebbe portata ad un rapido successo che in poco tempo la rende, ora, una tra le “ètoiles” più famose del nostro campo artistico. Esterina Bijou di Capua presenta un repertorio piacevole con voce suggestiva (se non forte e bella) e con verve che sa tutto dello schioppettio parigino. Al nostro Salone Margherita è da più di un mese il numero che interessa a preferenza degli altri, e che riceve gli applausi sinceri e compatti, forse come nessun altro numero del programma».
UN’ITALIANA A MALTA
Ester passa dal Margherita al Teatro Eden, dove esegue numeri centrali interpretati, in genere, da sciantose non napoletane, guest star dell’epoca. E nel 1906 parte per esibirsi nei Caf Chantant di Parigi e di Malta dove la facevano da padrone le spagnole, ungheresi e francesi. Lei, la prima italiana ad approdare in queste terre, attirando l’attenzione della stampa locale. Nell’agosto del 1907 (al Caf du Commerce), le prenotazioni sono talmente tante che il gestore decide di aumentare il biglietto di ingresso per contenere il pubblico, ma nonostante questo escamotage, l’afflusso è straordinario. Cos la descrivono i giornalisti dell’epoca « La bella figura della Bijou, accompagnata dalla sua travolgente simpatia e dalle sue qualit interpretative, non sono pari alla sua voce, senz’altro gradevole, ma non sufficientemente estesa, come quella di altre sciantose».
FRAGILE E VANITOSA
Ester solo raramente si esibisce in Italia e solo al Salone Margherita di Roma e di Napoli. La sua vita di donna di spettacolo è molto travagliata. Vanitosa, ama gioielli e spende una fortuna in preziosi abiti, quadri, costumi di scena, invidiata, amata da uomini e donne per il suo carattere, per il suo essere vivace e appariscente. Sembra agli occhi di tutti una donna forte, in effetti è molto sensibile, soffre per la sua vita che potrebbe sembrare dissoluta, promiscua negli amori, negli affetti si contorna- pur non volendo- di false amicizie, di dolorose storie d’amore. Ma, ciononostante continua a mietere successi le richieste per i suoi concerti sono tantissimi e quasi non riesce a mantenere i suoi molteplici impegni che spesso rimanda. Anzi, a volte addirittura non si presenta all’annunciata serata, cerando problemi agli organizzatori che si trovano costretti ad annullare la serata. Tutto le è perdonato per la sua bellezza e per la sua bravura che dimostra sul palcoscenico. Ma la sua carriera si ferma tragicamente il 4 luglio viene ritrovata morta suicida in un albergo di Napoli, dopo essersi esibita al Salone Margherita. Le cronache del tempo parlano di una cocente delusione d’amore. Abbandonata dal suo amante, il principe di Fondi, non regge al colpo e decide di farla finita. Lasciando una lunga ombra di tristezza nel cuore dei suoi fan.
* Bel Ami è il secondo romanzo realista di Guy de Maupassant, pubblicato nel 1885, prima a puntate sulla rivista "Gil Blas" e poi dall’editore Ollendorf. Nel romanzo si descrive l’ ascesa sociale di Georges Duroy che, da modesto e ambizioso impiegato, diventa uomo di successo nella capitale francese, un opportunista al fianco di donne potenti che sa influenzare e manipolare per i propri scopi.
Nella foto, un manifesto del Salone Margherita e la giovano sciantosa Ester Bijou