Le maschere del teatro italiano.Il San Carlo set televisivo per il Premio che nella stessa serata (venerd scorso) è andato in onda su Raiuno in differita alle ore 23. In platea e nei palchi invitati personaggi dello spettacolo, politici, imprenditori, giornalisti. Sul palco, definito per la sua ampiezza, da Stendahl “il paradiso della danza”, seduti i protagonisti delle terne finaliste scelte il 30 giugno al teatro Eliseo.
Tris di premi a Luca De Fusco, ideatore di questo stesso premio con Maurizio Giammusso regista di”Antonio e Cleopatra”, Maurizio Balò scenografo, Zaira de Vincentis costumista; Tonino Taiuti, attore non protagonista, in”Circo equestre Sgueglia” ; “Le sorelle Macaluso” regia di Emma Dante; Pierfrancesco Favino, attore in “Servo per due”; Elisabetta Pozzi, attrice in “Agamennone”(foto); Ariella Reggio, attrice non protagonista in “Boeing Boeing”; Lino Musella, attore emergente, in “La societ “; Alessandro Preziosi, per il monologo “Cyrano sulla luna”; Simone Cristicchi, autore delle musiche per “Magazzino 18”; Gianni Clementi, autore di novit , “Lo sfascio”; “Fondazione Pordenone” premio alla memoria di Graziella Lonardi Buontempo.
Non hanno ricevuto premi Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani per la regia di “Frost/Nixon”; Alfredo Arias regista, Massimiliano Gallo attore, Sergio Tramonti scenografo, Maurizio Millenotti costumista di ” Circo equestre Sgueglia”; Maurizio Scaparro regia “Viviani Variet “; Giancarlo Sepe regia di “Amleto”; Luca Lazzareschi attore, Gaia Aprea attrice, Giacinto Palmarini attore non protagonista, Ran Bagno autore delle musiche di “Antonio e Cleopatra”; le attrici non protagoniste Patrizia Milani in “La bocca rotta” e Anita Bartolucci per “Ti ho sposato per allegria”; gli attori emergenti Silvia Siravo per “Tacchi misti” e Daniele Russo in “Arancia meccanica”; per i monologhi Simone Cristicchi in “Magazzino 18” e Claudio Di Palma per “L’armonia perduta/Letteratura e salti mortali”;Francesco Ghisuscenografo di “Medea”; Andrea Viotti per i costumi di “I pilastri della societ “; gli autori Paolo Sorrentino di “hanno tutti ragione” e Francesco Giuffrè per “La lista di Schindler”. Gli esclusi sono stati protagonisti nella consegna dei riconoscimenti.
Tullio Solenghi, definito da Gianni Letta, presidente di giuria, «presentatore insostituibile», va ricordato come imitatore e protagonista del famoso trio. Tra le scialbe battute è emersa sul finale quella di Letta «nel 2114, Tullio sar ancora il presentatore e io forse ci sarò ancora». Il pubblico è rimasto muto. Un’altra di Tullio a inizio serata ha gelato i presenti immaginando il futuro dei nipoti dei figli dei loro attuali nipotini «tra cent’anni avremo lo stesso come presidente della Repubblica, del Governo e come Papa che si sar eletto da solo» e sul grande schermo è apparsa la foto. Di chi? Facile intuire. Se c’era Gianni non poteva essere assente il suo socio. Non si è persa l’occasione di uno spot pubblicitario.
La serata si è conclusa con attimi di sincera commozione con Giuliana Lojodice, premio alla carriera, ballerina e attrice a quattordici anni. Ha ricordato Aroldo Tieri, con un fil di voce e occhi umidi recitando “Lettera amirosa” di Salvatore Di Giacomo che il suo compagno a teatro e nella vita le dedicava spesso. Pubblico e attori sul palco in piedi per un lungo applauso. Giuliana seduta in sala è apparsa sul palco con un nuovo abito nero traforato. La donna, anche bella, con l’abito ha un altro fascino. Di parere contrario, Prassitele, Botticelli, Giorgione, Tiziano, Canova. Belle alte eleganti raffinate nell’incedere Carmen e Michela le vallette. Unico momento di spettacolo è stato offerto dal vivace quartetto “Musica da ripostiglio” a inizio serata. In Rai hanno visto il finale facendo dimenticare ai telespettatori i lunghi elogi a se stessi dei premiati, sorpresi di ricevere “l’ambito premio”.
Un tozzo Pulcinella argentato, pesante come un ferma carte di non pregevole fattura.