Due gallerie napoletane, la Shazar Gallery e Tiziana Di Caro, hanno scelto di inaugurare nello stesso giorno (sabato 16 gennaio) e allo stesso orario (dalle 11 alle 19.) due solo show, continuando a sostenere la rete tra i luoghi del contemporaneo, consolidata di recente grazie a Contemporaneamente, l’evento che ha coinvolto nel mese di dicembre trenta spazi d’arte contemporanea a Napoli e in Campania per riaprire insieme e ripartire in sicurezza.
Shazar Gallery presenta primitivo, la personale di Simone Cametti (Roma, 1982) curata di Valentina Muzi, che resterà allestita fino al 13 marzo. È il primo intervento di un più ampio progetto dell’artista dal titolo “Bivacchi”, un lavoro dedicato ai rifugi abbandonati, luoghi “incastonati in un’atmosfera silenziosa, incorniciati da una natura incontaminata”.
In mostra fotografie, video e un’installazione di 4 m raccontano il rapporto tra l’artista, il rifugio Delle Serre e la natura esplorata. primitivo espone l’esperienza di Cametti, il dono di una luce nuova a un luogo dismesso, un rifugio, situato a 1500 m di altitudine tra il Lazio e l’Abruzzo.
La sua ricerca si è focalizzata sul bianco e sulla luce, sull’assenza di punti di riferimento e sulla realizzazione sul posto di interventi concreti: l’illuminazione data attraverso l’installazione, la traccia di un nuovo sentiero, la passeggiata solitaria notturna e l’arrampicata sulla cima di un monte nel mezzo di una tempesta di neve. In una fase successiva due artiste, Chiara Fantaccione e Francesca Cornacchini, sono state invitate nel rifugio per un breve periodo di residenza. Contribuendo alla ridefinizione dello spazio hanno realizzato delle opere che sono esposte in mostra per innescare un dialogo con i lavori di Cametti.
La Galleria Tiziana Di Caro ospita, invece, la prima mostra personale di Teresa Gargiulo (Vico Equense, 1996), dal titolo Come disegnare un’isola.
Quelle esposte sono opere molto recenti della giovane artista, tutte realizzate tra il 2019 e il 2020. Nella prima sala troviamo l’installazione dal titolo Grafemi per le mani, fonemi per le orecchie, centottanta fogli che ricordano un alfabeto in cui le lettere vengono sostituite dai fonemi, è un lavoro di indagine sulle interferenze che gli elementi espressivi di un linguaggio possono causare tra noi e gli altri.
Nella seconda sala le opere realizzate con la tecnica del frottage fanno parte di una serie più ampia dal titolo Ruenmp, una sequenza di lettere senza alcun significato utilizzata per tracciare una geografia falsa. Qui diventano protagoniste le isole, arcipelago di sperimentazione linguistica e proiezioni fantastiche capaci di trarre in inganno i visitatori.
Anche la bandiera sul balcone della Galleria è un’isola, un oggetto che lascia comunicare lo spazio esterno con quello interno. È presente, poi, l’installazione dal titolo OLITI, realizzata con i palloncini ad elio, anche questa volta siamo al cospetto di false parole. Nell’ultima stanza il visitatore, a conclusione del percorso espositivo, ritrova un kit per poter costruire la propria isola, seguendo una mappa con le istruzioni.
Teresa Gargiulo utilizza per le sue opere il disegno, la scrittura, la scultura, la fotografia e l’installazione, attraverso il linguaggio e la geografia esplora l’identità e i suoi possibili cambiamenti legati al mutare dello spazio e del territorio.
L’arte contemporanea, in Campania, riparte dalle gallerie e lo fa in sicurezza e con responsabilità. Per visitare le esposizioni è obbligatoria la prenotazione.
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Per saperne di più
Shazar Gallery
Via Pasquale Scura 8, 80134 Napoli
081 1812 6773
info@shazargallery.com
Galleria Tiziana Di Caro
Piazzetta Nilo, 7, 80134 Napoli
081 552 5526
info@tizianadicaro.it