Le ultime stime relative ai flussi turistici a Napoli parlano di una citt in forte crescita. Dai dati che apprendiamo da un comunicato della Regione Campania (relativo all’anno 2014), si parla di un aumento in tutta la regione del 20%. Non c’è dubbio che i turisti giungono a Napoli desiderosi di vedere una citt unica al mondo, per la storia, la geografia, la natura e il paesaggio. Ma ai visitatori si dovrebbe offrire anche un adeguato apparato di servizi, su cui, tradizionalmente, il capoluogo campano gode di una pessima reputazione. Eppure, il terziario napoletano potrebbe godere, a breve, di un nuovo nutrimento.
Di pochi giorni fa è la notizia dell’avvenuta aggiudicazione provvisoria della gestione del Complesso delle Terme di Agnano (foto) a favore del costituendo Consorzio Terme di Agnano, composto da quattro aziende, di cui tre partenopee. Si ricorder come tale aggiudicazione segue a quella precedente del gennaio scorso, invalidata in quanto l’impresa aggiudicataria aveva presentato documenti falsi e perciò era stata esclusa. Il sindaco de Magistris aveva invitato, più volte, alla partecipazione alla gara le aziende territoriali, appello poi recepito da “Alan Immobiliare-Gruppo Pacifico di Costruzioni”, “Trani Group s.r.l.”, “Mattia D’angelo s.r.l.”, a cui si è aggiunta ò Davines s.p.a.” parmense.
Le imprese coinvolte, che sono attive in diversi settori, che spaziano dall’edilizia al catering, al wellness, hanno proposto, attraverso la creazione del consorzio ad hoc, un piano di investimento che prevede opere nei vari settori che interessano il complesso termale di Agnano, per un totale di 10 milioni di euro in 10 anni e un canone annuo di 301mila euro. La quantit dell’investimento potrebbe impressionare, ma in realt , visionando il progetto, non c’è nulla da eccepire. Il resting sar totale e porter i suoi frutti entro pochi anni. L’obiettivo è, pertanto, sfruttare al meglio il complesso termale di Agnano, che unico nel suo genere, se correttamente rivitalizzato, potrebbe offrire un ottimo punto di rilancio di tutta la zona circostante. A questo punto, dato che i privati stanno facendo la loro parte, si attende anche la riposta delle Istituzioni preposte. Per costruire i necessari viadotti per l’accesso al complesso, in previsione non sufficienti e per creare una zona di interesse turistico in tutta l’area circostante. Ma la strada imboccata sembra essere quella giusta. Destinazione Napoli capitale del turismo e del benessere.