Ledizioni/ Badlands, il cinema dell’ultima Roma: Capoferri, Ciampaglia e Di Biagi riflettono sulll’immagine della città eterna nei film

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Che rapporto c’è tra il cinema e il paesaggio? In “Badlands. Il cinema dell’ultima Roma”, di Federica Capoferri, Carolina Ciampaglia e Flaminio Di Biagi pubblicato da Ledizioni, gli autori riflettono sui temi del centro e della periferia e sul modo nel quale la città di Roma sia rappresentata nella produzione cinematografica.
«I molteplici modelli di riferimento, storici e artistici, la loro fruibilità immediata e al contempo l’impossibilità di contenerne il senso, rappresentano da sempre una irresistibile fonte di attrazione per lo sguardo cinematografico. Perché “Roma è simultaneamente paese e metropoli; provinciale e universale (raramente nazionale); antica, rinascimentale, barocca neoclassica, fascista, comunista, postmoderna […] produce decine di microcosmi differenti che scontrandosi o incontrandosi riescono a trasformarla in una quinta scenica adatta ad ogni tipo di narrazione”» scrive Carolina Ciampaglia citando “La capitale delle storie. Roma come contesto narrativo” di Emiliano Ilardi.
Il cinema costruisce racconti attraverso immagini e suoni presentando spaccati, angolazioni e punti di vista soggettivi di luoghi, più o meno conosciuti, contribuendo a costruirne parte dell’identità attraverso un processo di condivisione collettiva ma esistono realtà, come Roma, in cui l’identità è composita, stratificata, densa di significati, contrapposizioni, conflitti, contiguità, commistioni di geografia urbana e umana. Lo spazio si reinventa nel tempo lasciando, a chi vuole e sa coglierle, tracce di quel che è stato in un continuo cambiamento e ricombinamento.
Il cinema coglie tutti gli spasmi e i sussulti vitali diventando lo strumento per leggere e soffermarsi. Il libro propone un viaggio e un’analisi dell’interpretazione dei luoghi attraverso la loro rappresentazione cinematografica che può appassionare non soltanto i cinefili ma anche chi sia interessato a una lettura sociale del territorio.
Come viene raccontata la città eterna nella filmografia degli ultimi anni? Quali sono gli aspetti sui cui si sofferma la recente produzione e con quali differenze rispetto a quelli considerati in passato? A volte viene da domandarsi, come accade per la letteratura, se la settima arte annunci il futuro presentandoci scenari possibili, se racconti il passato o se fotografi la realtà, la risposta è: riesce a rappresentare tutte e tre le dimensioni temporali, così come l’assenza di una di queste o il salto da una dimensione a un’altra.
Il cinema è strumento narrativo e in quanto tale si presta all’interpretazione che esso offre, gli autori, ognuno con le proprie argomentazioni nelle rispettive aree di competenze, illustrano come la città di Roma sia soggetto/oggetto/sfondo della cinematografia degli ultimi anni.

IL LIBRO
F. Capoferri, C. Ciampaglia, F. Di Biagi Badlands
Il cinema dell’ultima Roma,
Ledizioni
Pagine 310
euro 24,90

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