Nell’anno zero dell’e-book, tra i tanti piaceri che rischiano di naufragare nello spazio dei ricordi c’è l’odore della carta. Grazie a essa si instaura con il libro un rapporto fisico, confidenziale che stimola la fantasia con tutte le sorprese che la lettura può riservare.
D’accordo, non si può fare a meno della scrittura elettronica, ma all’oggetto-libro non si rinuncia. Regala emozioni a tutte le et , offre l’opportunit di affinare il gusto e la sensibilit , entrando in contatto con la dimensione intima, sempre più soffocata da ritmi e stili di vita frenetici e logoranti. All’alluvione invadente della comunicazione digitale non sfuggono soprattutto i giovanissimi che si nutrono di pane e internet. Il menù andrebbe integrato.
All’inizio va bene anche qualche libro alla Moccia, passando poi anche ad altro. Certo, toccare le giuste corde per avvicinare le giovani generazioni alla lettura, a volte può sembrare un’impresa titanica. Non deve essere sentita come un obbligo, bens una forma d’intrattenimento che, nel segno della creativit , dia spazio alle inclinazioni individuali e apra al confronto. I risultati non si faranno attendere.
Ne è convinta Angela Procaccini, ideatrice e referente regionale del progetto “Leggiamoci fuori scuola”, giunto alla dodicesima edizione, con un numero sempre crescente di scuole medie superiori coinvolte. Un incontro al mese, per un totale di sei appuntamenti da dicembre a maggio, in cui gli studenti campani conosceranno autori affermati o esordienti in location di prestigio, se la scure dei tagli alla cultura non causer troppi danni.
Le scuole protagoniste (cinque o sei per ogni singolo incontro) proporranno libere performance interpretative del testo letto: dalle tradizionali recensioni ai prodotti multimediali, passando per rappresentazioni teatrali e spettacoli di musica e danza. L’iniziativa, promossa e organizzata dall’associazione Alfredo Guida Amici del libro, ha ricevuto l’adesione del Presidente della repubblica che ha messo a disposizione medaglie da assegnare alle scuole più meritevoli.
Da dieci anni il progetto è aperto anche ai ragazzi dell’istituto penale minorile di Nisida, che saranno i protagonisti dell’incontro inaugurale nel mese di novembre. Per la prima volta l’evento sar ospitato nel Centro europeo di studi sulla devianza e la criminalit minorile , ove è attesa la scrittrice Dacia Maraini, che ha curato la prefazione del volume “Racconti per Nisida”.
Pubblicato gratuitamente dall’editore Mario Guida, la raccolta, che ha ricevuto una menzione speciale al “Premio Siani” non si occupa dell’esperienza della detenzione, ma ha come motivo ispiratore l’isola stessa, filtrata dall’immaginario condiviso degli autori e di questi giovani in cerca di riscatto. Oltre al libro su Nisida, gli studenti, sotto la guida dei docenti, dovranno misurarsi con una serie di titoli, che sono stati presentati lo scorso 30 settembre all’hotel Costantinopoli 104.
Bisogner scegliere tra “Se fosse amore” di Innocenzo Militerni, “Una leggenda chiamata “Sole e aratro” di Davide Battaglia, “Sogni tra i fiori” di Maria Grazia Bonauro, “La voce dell’oceano” di Valerio Pandolfi, “La famiglia De Gregorio” a cura di Raffaele Messina, “Il Paese di Asso di Bastone” di Ciro Raia, e la lista non finisce qui.Non solo narrativa ma anche poesia con il “Premio Alfonso Casanova”, altro segmento del progetto.
Tutti gli studenti parteciperanno come spettatori e giudici della rassegna, che si concluder con la Festa della cultura, presso un teatro o un’importante sede istituzionale, con la premiazione della scuola che si è distinta a livello regionale e, ospite d’eccezione, l’autore di punta del progetto.
Tra i protagonisti delle passate edizioni ricordiamo, tra gli altri, Alberto Bevilacqua, Erri De Luca, Antonio Lubrano, Andrei Longo, Donatella Gallone, Alessandro Siani, Federico Moccia, Franco Di Mare. Quest’anno c’è grande attesa per Dacia Maraini e Concita De Gregorio che nel suo ultimo libro ” Una madre lo sa”, edito da Mondadori, raccoglie venti storie di maternit .
La professoressa Procaccini ha scelto come slogan del nuovo ciclo una citazione di Franois Truffaut: ” Il vero orrore è quello di un mondo in cui è proibito leggere, dunque è proibito conoscere, amare, ricordare”. Un apocalittico scenario da scongiurare finch si creder con impegno e passione nel valore della cultura.
Nella foto, Angela Procaccini