Gioved 16 aprile dalle 11 gli studenti della redazione di Pitagorando parteciperanno all’incontro, organizzato dal liceo Pitagora/Croce di Torre Annunziata, per ricordare Giancarlo Siani a 30 anni dalla morte, Scuola, giornali e libert di informazione” con i giornalisti Mario Simeone, Antonio Filippetti e Piero Antonio Toma. Ce ne anticipa i contenuti lo stesso Filippetti.
In un’epoca in cui la memoria si fa sempre più corta e si smarriscono progressivamente valori storici essenziali, ritornare anche solo col pensiero a un periodo di grande fermento che ha animato le speranze e dato linfa agli ideali di un’intera generazione, può (deve) essere un motivo di grande interesse. A questa esigenza si ispira l’evento che il liceo Pitagora/Croce di Torre Annunziata ha organizzato per gioved mattina coinvolgendo nell’aula magna studenti, docenti e operatori dell’informazione per una riflessione sui temi specifici della comunicazione globale.
Lo spunto è anche offerto da un sentimento di profonda sensibilit che l’Istituto ha mostrato raccogliendo in un volume tutte le corrispondenze che Giancarlo Siani elaborò negli anni in cui proprio da Torre Annunziata diede fondo al suo impegno professionale che ebbe come si sa un esito tragico. Il problema di maggior rilievo però risiede nel fatto che il sacrificio del giovane cronista non sia rimasto inascoltatoed è oltremodo significativo che proprio nella terra in cui Giancarlo esercitò il suo magistero venga riproposta con passione e intensit la sua presenza umana e professionale. E non si tratta di una pura commemorazione.
La scuola ha ripreso per cos dire in mano il percorso stesso di Siani a cominciare dalle prime prove giornalistiche effettuate con il periodico “Scuola Informazione” che rappresentò – e non soltanto per Giancarlo – una palestra grazie alla quale molti giovani promettenti hanno poi potuto costruire un percorso professionale di qualit .
Ora il liceo Pitagora/Croce riaccende per cos dire la passione dando corpo a una serie di iniziative a sostegno della qualit e libert dell’informazione, con la realizzazione di un archivio della memoria giornalistica grazie alla digitalizzazione delle annate di “Scuola Informazione” e avviando una serie di seminari destinati a “sperimentare” un iter informativo libero e non condizionato.
Si tratta naturalmente di un impegno ambizioso ma di grande impatto giacch arriva proprio in un momento cruciale quale è quello che stiamo vivendo in cui le trasformazioni della comunicazione avvengono in modo sempre più veloce e soprattutto condizionante.
Ma la scuola rappresenta in tutti i sensi la fucina in cui esercitarsi affinch il “quarto potere” (ma anche il “quinto”, quello dei mezzi telematici) sia davvero un elemento portante dello sviluppo civile e della democrazia.
Nelle foto, Giancarlo Siani e un numero di "Scuola informazione"