Libreria Colonnese/ Jean-Noël Schifano, archeologia (contemporanea) di un amore che scava nella vita

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Non delude nemmeno questa volta le sue lettrici e i suoi lettori in Italia, lo scrittore francese, dal cuore napoletano e sangue siciliano, Jean-Noël Schifano in questo nuovo libro pubblicato lo scorso anno in Francia da Gallimard e tradotto in italiano da Gabriele Anaclerio per le edizioni Colonnese, in uscita nelle librerie domani venerdì 11 aprile. Archeologia di un amore.
La (ultra)millenaria Napoli offre ancora spunto narrativo con i suoi Campi Flegrei, ardenti, adagiati su una caldera che li scuote a passi di danza oscillatoria: palcoscenico di tre artisti del suono, il Nero a metà, sassofonista, Joe Nino Saturno, Gio Baio che si destreggia con il corno francese e Daphne (come la ninfa amata da Apollo), fanciulla Mora dai lunghi capelli ondulati che si destreggia con l’antica lira greca, ricostruita con precisione con le sue sette corde.
Un concerto che fa scoppiare il vento della passione e della memoria: Giannatale è scrittore su cui pesano gli anni e gli attacchi ischemici transitori. Mezzo secolo in più della fanciulla archeologa che con lui scava altrettanto tra le polveri di una vita, le loro, e quelle di un territorio mitologico. Due che si ritrovano nell’abbraccio del tempo e lo vivono sfogliando le parole e le persone del loro vissuto.
Un romanzo che incastra anche reminiscenze e ricordi di altre opere dell’autore, come quella dedicato a Anna Amorosi, ispirata da un fatto di cronaca: Anna, una signora dell’aristocrazia romana assassinata dal marito insieme al suo giovane amante.
Il suo amico Giannatale perde l’orientamento nella hall della stazione Termini quando vede le prime pagine dei giornali con la notizia a caratteri cubitali. Colpito da un dolore elettrico che lo avvolge dalla testa ai piedi e lo fa trovare all’improvviso circondato dalla folla ansiosa di soccorrerlo: a fatica si sottrae da quella sollecitudine, salendo sul primo treno per Napoli, baluardo della sua esistenza.
Ritorna ugualmente nel suo itinerario flegreo l’eco del misterioso ramo d’oro nell’Eneide di Virgilio, non vischio ma tenace ginestra. Il racconto diventa peregrinazione nel passato incorporato nel presente, dunque, come ammette lo stesso Schifano nella sua prefazione confidenziale, un’archeologia del tutto contemporanea. Vivere, morire e rinascere, nella forza dei contrasti.
Schifano lo presenta domani alle 18 alla libreria Colonnese di Via San Pietro a Majella 32/33 Napoli  dialogando con Donatella Gallone, Selene Salvi, Giuseppe Pesce, Gabriele Anaclerio.


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