Dieci anni di attivit della rassegna Arte della Felicit vengono festeggiati all’istituto francese di Napoli che, per dovere di ospitalit , riceve il francese Serge Paugam studioso delle forme di povert in Europa. Su un A3 pieghevole patinato, dell’associazione di Francesca Mauro e Luciano Stella, si legge, in un groviglio di concetti ripetuti più volte, “L’Arte della Felicit è un’ arte della liberazione, un’arte della libert da condizionamenti, da giudizi e pregiudizi. un’arte dell’amore, dell’apertura dell’intelligenza e del cuore verso se stessi, verso gli altri, verso la natura e la comunit in cui viviamo”. Seguono in una scrittura copiosa le attivit .
Tra le esperienze a Montecalvario, quartiere povero, vengono ricordate l’Arte della felicit del corpo, l’Arte della Felicit delle Relazioni, Massaggio Sonoro con le Campane Tibetane. Il centro organizza laboratori esperienziali di gruppo per le coppie, per i rapporti tra genitori e figli; seminari teorico esperienziali su varie tematiche universali Felicit , Dolore, Amore, Solitudine, Potere, Verit , Bene e Male, Desiderio, Paura; Counseling psicologico individuale e di coppia; Corsi di ginnastica consapevole, Consulenza individuali di posturologia, osteopatia e trattamenti relativi, sessioni di meditazione guidata, laboratori di movimento e respiro. Questa è l’arte della felicit . Francesca e Luciano ignorano che i napoletani s’inventano la felicit per campare ( traduco per chi non conosce la cultura e la lingua Sopravvivere).
La felicit si trova nei diversivi per i ricchi? Non è forse meglio offrire un pasto caldo ogni tanto ai poveri? La felicit forse è mangiare una volta al giorno, avere un lavoro, un tetto, non elemosinare. E poi i corsi sui rapporti tra genitori e figli a Napoli. I poveri, che non hanno diritto ad accedere all’Arte della Felicit , se la cavano bene da soli mentre i ricchi si rivolgono ai psicologi. Tra gli eventi con film e documentari, sembrano molto interessanti quelli di domenica 5 ottobre, dalle ore 8,30 alle 9,30, l’Arte di coltivare Felicit Riconoscere, Accogliere, Trasformare i propri Demoni con Meditazione guidata, eAmati e Amanti nella relazione di coppia. Si conclude con cena-buffet spettacolo a 15 euro.
Paugam, direttore del Cnrs di Parigi, ha presentato il suo libro “Le forme elementari della povert ” (in foto, la coeprtina) ed. Il Mulino euro 28, prezzo per studenti non poveri di sociologia. In più di novanta minuti ha rimescolato gli stessi argomenti su studi fatti nei paesi europei. La povert al Sud e al Nord ha le stesse caratteristiche muta la politica di assistenza. La soglia di povert è determinata al 60% del reddito nazionale. Va fatta distinzione tra l’operaio, l’impiegato, l’ambulante povero e il disoccupato che senza lavoro perde la propria dignit di uomo, con gli anni viene emarginato dal mondo della produzione, privato degli affetti familiari, umiliato nel cercare sostegno ai servizi sociali, costretto al lavoro nero. I giovani vivono in famiglia e sono vittime di chi lucra promettendo una sicura occupazione.La crisi economica e salari bassi peggiorano le condizioni di vita e cresce a dismisura la fascia dei poveri. L’alta percentuale di disoccupati squalifica la nazione.
Al nord Europa la percentuale non supera l’11% e l’assistenza sociale risolve ogni problema non costringendo alcuno a perdere la propria abitazione e a non emarginarlo. Al Sud esiste atavica differenza di ceti. La povert viene intesa come destino avverso e si tramanda da padre a figlio. Il povero o disoccupato trova assistenza nel nucleo familiare. L’ incontro rievoca l’antico detto “i denari non fanno la felicit ” se non per chi galleggia nel torbido, ma senza non si gode mai della Felicit e si muore spesso in tenera et . Inspiegabile il racconto della povert nella Festa dell’Arte della Felicit . Paugam, nella citt modello di studi comparati di sociologia, spiega la povert come se qualcuno venisse a far conoscere la bont della pizza ai napoletani.