“Gray Manor” di Sara Vannini (casa editrice ducale, pagine 176, euro 17) è un horror psicologico ambientato in una dimora infestata, in cui avevano avuto luogo delle tragedie terribili. La protagonista dell’opera si chiama Francesca, ha ventisette anni e sta combattendo con una profonda depressione – «Ci sono momenti in cui la vita ti spinge talmente tanto in basso, che ti chiedi come sia possibile andare avanti, come sia possibile continuare a respirare, o a camminare.
E così ti convinci lentamente che forse stai morendo, o forse sei già morto, e quello che stai “vivendo” è solo una realtà parallela. Una sorta di vita dopo la morte. Un limbo». Francesca decide di lasciare indietro la sua vecchia vita a Venezia e di recarsi in Inghilterra per partecipare a uno strano esperimento in un maniero gotico – «Veniva proposto a due giovani scrittrici inglesi, o straniere, di partecipare ad una “Haunted Experience”.
In altre parole, mi veniva proposto di scrivere un resoconto su ciò che avrei visto (ammesso che io avessi visto qualcosa) all’interno di una tenuta infestata».
Arrivata a Gray Manor, una dimora inquietante e magnificente allo stesso tempo, fa la conoscenza dei suoi compagni di viaggio: Edmund Whitmore e sua moglie Helen – “demonologi”, Kate, la ragazza inglese che avrà il suo stesso ruolo di scrittrice e il fotografo Jack.
I coniugi mettono subito in guardia i loro ospiti, raccontando loro della fama di casa stregata di Gray Manor, e spiegando che forse sarebbero stati visitati non da fantasmi “normali” ma da entità che avrebbero giocato con la loro psiche, e che avrebbero fatto emergere le loro paure più recondite.
I primi giorni trascorrono tranquilli, mentre Francesca e gli altri si ambientano nella dimora; in particolare tra la ragazza e Kate nasce una bella amicizia che presto sfocia in qualcosa di più profondo, che preoccupa entrambe.
Le giovani si trovano infatti in una fase della loro vita molto delicata: mentre Francesca sta cercando di fare i conti con una dolorosa rottura che ha amplificato ancora di più la sua sindrome dell’abbandono, Kate sta lottando contro una forte depressione che non le dà tregua.
Entrambe sono approdate a Gray Manor per guardare in faccia i loro demoni e per affrontarli una volta per tutte, ma purtroppo avranno a che fare anche con altri fantasmi, forse ancora più insidiosi. Tra racconti di un passato oscuro e una rabbia che sembra intossicare le pareti della dimora, si mette in scena una vicenda di crudeltà e tradimenti, da cui ci si potrà salvare solo affrontando le proprie paure. (Sara Di Michele)
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