Libro/La casa nel parco: una passeggiata a più voci tra il museo e bosco di Capodimonte. Presentazione nel giardino di Babuk

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Una passeggiata a più voci. E’ quella che ci introduce nell’atmosfera sognante di un bosco. Grazie all’edizione illustrata del volume La casa nel parco. Un giorno tra il Museo e il Real Bosco di Capodimonte curata da Francesco Divenuto, Clorinda Irace e Mario Rovinello.
Gli scritti della pubblicazione sono rivolti a persone fornite di una loro preparazione che troveranno una lettura capace di suscitare interesse e offrire approfondimento.
Tuttavia, sono accessibili anche a un pubblico meno avvertito presentando il Museo come un luogo deputato per la conoscenza della storia di una città e della sua civiltà culturale. Facendo, così, rivivere passate stagioni artistiche, attraverso le opere in esso custodite.
A questo pubblico, che è poi la maggioranza, gli oltre 20 autori vogliono riferirsi riproponendo la più immediata delle questioni. Come si guarda un dipinto, una statua, una testimonianza archeologica o una qualsiasi altra opera d’arte? O ancora: Che cosa vedere in una qualsiasi espressione artistica o in una traccia del nostro passato?
Ogni studioso ha dato una propria risposta, a volte anche libera da ogni credito critico preferendo dare voce innanzitutto ai ricordi e a quello che il prestigioso sito culturale ha significato per la sua formazione non soltanto professionale.
Il libro sarà presentato domenica 6 giugno alle 11 in un’oasi verde napoletana, nel cuore della Napoli popolare (in via Piazzi 55, dietro via Foria): è Il Giardino di Babuk, voluto dalla famiglia dei Caracciolo del Sole, il giardino prende il nome dal gatto Babuk che, insieme ai tantissimi felini ancora oggi padroni dello spazio, viveva tra la fitta vegetazione e la bellezza della natura. Del testo parleranno Gennaro Oliviero e Antonio Piscitelli.
Sono circa 1000 mq di terreno, impreziosito da piante di limone, banani, fiori, e al centro un faggio antichissimo, probabilmente del XIV secolo. C’è anche l’ipogeo che si potrà visitare in questa occasione.
Una cavità naturale al di sotto del giardino: quattro caverne collegate da cunicoli, un tempo parte di una cisterna, utilizzata dagli abitanti dell’edificio per rifornirsi d’acqua.
Ricovero antiaereo durante la seconda guerra mondiale, ha un impianto elettrico degli anni’40 con isolatori in porcellana. Sulle pareti conserva graffiti e simboli esoterici.

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