Albert Einstein sosteneva: «Esiste una forza motrice più forte del vapore, dell’elettricità e dell’energia atomica: la volontà», ed è esattamente quanto ha dimostrato Salvatore Cafiero, protagonista di Phoenix. Il potere immenso della musica, opera autobiografica scritta a quattro mani con la scrittrice e poetessa Lisa Di Giovanni.
Avvalendosi di una grande forza d’animo e una bruciante passione per la musica, Cafiero è riuscito a uscire vincente da uno dei periodi più bui della sua vita, quello contrassegnato dalla celiachia, malattia negli anni Novanta non ancora pienamente riconosciuta ma causa di sintomi invalidanti come dolori atroci, attacchi di panico, frustrazione e l’impossibilità di fiorire fisicamente.
«Vuoi uscire dall’incubo di un circuito “malato”, ma non riesci a trovare la via. Via che sempre più nella mente dell’autore assume le sembianze di un calvario che non conosce declinazione, se non quella di lasciarsi andare alla sensazione di vuoto«, così Maura Ianni, professoressa di psicologia generale all’Università degli Studi di Tor Vergata di Roma, descrive la condizione in cui Cafiero si è trovato per anni, ma dalla quale appunto, grazie a un’infezione da epatite A che l’ha costretto a cambiare alimentazione e alla dirompente forza della musica, è riuscito ad affrancarsi risorgendo dalle sue ceneri, proprio come una fenice.
In 23 capitoli, numero non causale ma scelto per i suoi molteplici e profondi significati, Cafiero ripercorre con un approccio sincero e poetico tutte le tappe salienti della sua vita, toccando tematiche in cui ognuno può riconoscersi e da cui può trarre ispirazione e conforto, soprattutto nei momenti in cui non si riesce a vedere la luce.
Molto interessante risulta, in particolare, la descrizione del percorso che l’ha portato a essere un musicista stimato e conosciuto in tutto il mondo: dalle cantine in cui con la sua chitarra si allenava senza sosta imparando dai grandi della musica, ai palchi nazionali e internazionali condivisi con artisti del calibro di Raffaele Riefoli, in arte Raf, che a dimostrazione della profonda ammirazione che prova nei suoi confronti gli dedica queste parole: «Da qualche anno Salvatore è un mio collaboratore importante e colgo quest’occasione per dirgli che considero un privilegio potermi avvalere del contributo di un grande musicista, artista, grande uomo e amico».
Una storia che ci ricorda quanto sia importante rimanere focalizzati sui nostri obiettivi senza mai lasciarci distrarre dalle interferenze del mondo esterno. L’unica realtà che conta è quella interiore e se le nostre azioni saranno in accordo con quanto pensiamo e sentiamo nulla risulterà impossibile. Salvatore Cafiero, con la sua testimonianza, ne è un esempio. (Costantina Busignani)
IL LIBRO
Phoenix – Il potere immenso della music
Salvatore Cafiero e Lisa Di Giovanni
L’Erudita
Narrativa autobiografica
Pagine 89
Per saperne di più:
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