Il lato oscuro della vita. Di cui si ha paura. Non lo si menziona mai e, quando si deve, lo si copre con metafore. Metafore delle malattie innominabili: una volta era la tubercolosi, oggi il mostro è il cancro.
Del tumore alla prostata, poi, si parla pochissimo, nonostante sia molto diffuso anche in Campania: un tabù che adesso viene infranto da una donna, Antonella Ragosta (docente e motore di progetti creativi, ha già firmato il racconto autobiografico Come la crema in un bignè) descrivendone la traiettoria in Cuorebello e Miss P (GM press, pagg. 100, euro12 ), ispirato da un’esperienza vissuta. Il testo sarà presentato sabato 19 maggio alle 19, sulla terrazza panoramica dello studio Gnosis Progetti (via Medina, 40 Napoli).
Con l’autrice, ne parleranno Alessandro Giamattei, ginecologo e artista autore della copertina del libro e anche delle tele che saranno esposte ; Valeria Jacobacci, giornalista e scrittrice, Oscar Nicolaus, psicologo. Modera il giornalista Ciro Cacciola. Immancabile la musica con i dj set di Claudio Cerchietto e Willy dj. Vino M’inebrio, frutto della amorevole cura di una antica vigna campana e sapori a cura di Galà eventi.
In primo piano, la storia di uomo, di una donna, di un corpo e più anime. Di una malattia vissuta, assistita, condivisa come un nemico da fermare, odiare e persino amare. Cuorebello è un medico che scopre di avere un nodulo alla prostata.
Chi scrive non solo osserva ma è parte integrante della vicenda che si snoda come resoconto di medicina narrativa, ma anche di diario, tra realtà e visioni oniriche.
La percezione del male, la consapevolezza di doversi curare, l’intervento le terapie: un itinerario ma anche nell’amore del romanzo e del diario.
Un viaggio di iniziazione: l’imprevista sofferenza conduce verso nuovi sentieri e porta ad assaporare lo scorrere dei giorni, a viverli con uno sguardo differente.