Sapori di Napoli e legalità. L’antica pizzeria da Michele in the world e la cooperativa sociale G. Siani lanciano la specialità la pizza che si potrà gustare da mese prossimo nelle sedi di Roma, Firenze, Milano, Londra e Barcellona.
Ingrediente principale la tenacia di chi non solo resiste nel proprio territorio, ma lo vive e ne coltiva le potenzialità. Affiancati da tradizione e innovazione, gastronomia e recupero sociale, beni confiscati, informazione, antimafia e territorio.
L’impasto classico della pizzeria di Forcella accoglie il sapore dei “pizzini vesuviani – pizzo sano”, il pomodorino del ‘piennolo’ coltivato alle falde del Vesuvio, “Riccia San Vito” rosso e “Giagiù” giallo dal nome ‘evocativo’.
Spiega Giuseppe Scognamiglio, presidente della cooperativa sociale G. Siani: «L’idea è di riappropriarsi di una parola storpiata dalle mafie, mutuandola da una pratica negativa utilizzata dalla camorra per approvvigionamento illecito di denaro nei confronti degli operatori economici, il racket, che comunemente viene chiamato “pizzo”. La volontà è di ribaltare il concetto, partendo da una città che si è ribellata ai signori del pizzo attraverso il riutilizzo sociale di beni confiscati alla camorra e la produzione di un pomodoro unico nel suo genere che, tra le sue peculiarità, presenta un prolungamento della bacca chiamato, in gergo, pizzo».
Con la pizza Giancarlo Siani coop (ph di Marzia Bertelli) due eccellenze “Made in Italy” del sud della penisola insieme esportano i valori di una regione come la Campania, ricca di opportunità e speranze per il presente. In viaggio verso il futuro.
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