Blue Sky, blue world. Una mostra interamente dedicata a un colore è quella curata dal sociologo e critico d’arte napoletano Maurizio Vitiello che sarà inaugurata alla galleria Artheka 32 (in via Sartena) al Lido di Ostia sabato 12 aprile, alle 17,30.
Il blu, o meglio l’azzurro è in tuffo nel cielo ma anche nel mare e propone infinite declinazioni d’arte. A cominciare da quella di Maurizio Bonolis che con con Blue vortex continua la sua ricerca digitale in un’equilibrata e rilevante astrazione geometrica.
Assume, invece, ”L’insostenibile leggerezza” delle variazioni nell’ipera di Laura Bruno dove la figura del fanciullino blu, rasserena la scena e l’atmosfera. Mentre Beatriz Cárdenas, che si divide tra il Messico e l’Italia, lancia una combinazione cromatica squillante con “Marina”. E Maria Pia Daidone attraverso “Sintesi Materica 4” si concentra sull’ampiezza cosciente del gesto, con un controllatissimo senso dell’equilibrio.
Si intitola “Navigare tra le nuvole” il lavoro di Annamaria De Vito che sviluppa un’armonia compositiva a incastro. E ancora “Intorno all’antichissima torre” Gaetano Fiore impianta un campo di tensioni artistiche intrecciata a una rete di vibrazioni.
La bielorussa Natallia Gillo Piatrova Parmeggiani presenta il suo “Alieno danzante” sperimentando nuove emozionanti soluzioni visive, E la tecnica digitale utilizzata da Lars Howler ragiona su “Il pianto lunare” con sobrietà compositiva.
Franca Lanni con “Where only the sky is blue” prosegue in convincenti attraversamenti tra sfumature che non escludono il bianco e nero, in una narrazione esistenziale.
“Alla ricerca del sé” si lancia Emanuela Loscanna che racconta riflessioni intime e nella sfera individuale resta Mauro Molinari che con “Autoritratto 1” sviluppa un focus personale e le sue figure sono brillantemente frammentate da “coriandoli”.
Pietro Nino con “Dipinto BS 7” punta su una ripetitiva elaborazione pittorica; Daniel Osuna costruisce “Una Quimera” mediante interpretazione astratta, Viviana Pallotta indaga “Underwater routes”, la pugliese Irene Petrafesa concepisce “Ombre di mare. Sea Shadow” tra bitume, ossidi e pastelli su tela, Maria Carmen Salis dipinge in un’atmosfera sognante “Tre isole silenziose e pesci curiosi”, Antonio Salzano si impegna in una “Composizione” con un’accertata sensibilità spirituale.
Infine, la tela di Roberto Sanchez propone una “Fuga” con tagli prismatici e Anna Seccia si tuffa nella suggestione pittorica con “Pervasi dal blu”.
Una collettiva variegata che lascia a chi osserva la possibilità di immergersi nella bellezza. Il che non è poco in una realtà dove la pressante cronaca nera di femminicidi (e non solo) insieme alle guerre intorno al potere economico e politico disegnano una traccia quotidiana di angoscia e sofferenza.
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Artheka 32
Catalogo disponibile in galleria con poesie inedite di Floria Bufano, Rita Felerico, Antonio Spagnuolo. L’esposizione resterà aperta sino a giovedì 24 Aprile 2025.Orario: lunedì-sabato 16/19 – mattina solo per appuntamento; chiuso: domenica e festivi.
Catalogue available at the gallery with unpublished poems by Floria Bufano, Rita Felerico, Antonio Spagnuolo. The exhibition will be open until Thursday 24th April 2025: Monday-Saturday 16-19 – mornings by appointment only; closed on public holidays: Sundays and public holidays.

Lido di Ostia/ Artheka 32: a blue-painted collective curated by Neapolitan Maurizio Vitiello ( from the 12th to the 24th of April) . Art plunge between dream, sky and sea
Blue sky, blue world. An exhibition dedicated to a single colour, curated by the Neapolitan sociologist and art critic Maurizio Vitiello, will be inaugurated on Saturday the 12th of April at 5.30 p.m. at the Artheka 32 gallery (in via Sartena) in Lido di Ostia. The blue, or rather the azure blue, is in the sky, but also in the sea, and proposes infinite declinations of art. Starting with that of Maurizio Bonolis, who with Blue Vortex continues his digital research in a balanced and relevant geometric abstraction.
On the other hand, ‘L’insostenibile leggerezza’ (The unbearable lightness) takes on the variations of Laura Bruno’s hypera, where the figure of the blue child soothes the scene and the atmosphere. Beatriz Cárdenas, who divides her time between Mexico and Italy, begins with “Marina”, a ringing chromatic combination. And Maria Pia Daidone’s “Sintesi Materica 4” focuses on the conscious breadth of gesture, with a very controlled sense of balance.
Annamaria De Vito’s work is entitled “Navigare tra le nuvole” (Sailing in the clouds), which develops an interlocking compositional harmony. And Gaetano Fiore, with “Around the ancient tower”, implants a field of artistic tension interwoven with a network of vibrations.
The Belarusian Natallia Gillo Piatrova Parmeggiani presents her “Dancing Alien”, experimenting with exciting new visual solutions, and the digital technique used by Lars Howler underlies “The Moon Cry” with compositional sobriety.
Franca Lanni, with “Where only the sky is blue”, continues her existential narrative with convincing transitions between shades that do not exclude black and white.
Emanuela Loscanna’s “In search of the self” is an intimate reflection, while Mauro Molinari’s “Autoritratto 1” is a personal focus, his figures brilliantly fragmented by “confetti”.
Pietro Nino, with ‘Dipinto BS 7’, focuses on a repetitive pictorial elaboration; Daniel Osuna constructs ‘Una Quimera’ through an abstract interpretation, Viviana Pallotta explores ‘Underwater Routes’, the Apulian Irene Petrafesa conceives ‘Ombre di mare’. Sea Shadows’ among bitumen, oxides and pastels on canvas, Maria Carmen Salis paints ‘Three silent islands and curious fish’ in a dreamy atmosphere, Antonio Salzano engages in a ‘Composition’ with an established spiritual sensitivity.
Finally, Roberto Sanchez’s canvas proposes an “Escape” with prismatic cuts and Anna Seccia delves into pictorial suggestion with “Pervaded by Blue”.
A varied collective that leaves the viewer with the possibility of immersing himself in beauty. This is no small thing in a reality where the urgent black chronicle of feminicides (and not only), together with the wars for economic and political power, draw a daily trail of anguish and suffering.