Nello spazio suggestivo della libreria Fandango in via dei Prefetti a Roma si è svolto l’incontro per la presentazione del libro "Dove sta Zaz ?" del giornalista Mimmo Liguoro.
L’attrice Arianna Gaudio, che ha accompagnato il giornalista e letto brani tratti da canzoni tipiche napoletane, ha intervallato i racconti dell’autore per un risultato davvero stupefacente e coinvolgente.
Una Napoli che viaggia attraverso questo testo ispirato a una canzone che passeggia nella storia ormai da anni e che ci accompagna tuttora come simbolo di un momento storico da non dimenticare.
L’ autore del romanzo spiega cosa simboleggia per lui Zaz e ci parla di come sia il rapporto con la Napoli che fu e quella che è adesso…
“Zaz è soprattutto una canzone.Ma non solo.Per il momento storico in cui è nata,per i suoi versi surreali,per la sua musica da marcetta allegra,ha conquistato un posto più significativo.E’ una speranza di pace dopo i drammi della guerra , un risveglio della voglia di vivere e di sorridere , oltre le traversie e i guasti materiale e morali. Zaz è , allora ,la testimonianza in versi e musica di un periodo cruciale per Napoli e i napoletani, ma non solo per loro”.
Dramma e umorismo.La Napoli di oggi si può ancora descrivere in questo modo?
“L’ironia e l’umorismo di fronte ai fatti della vita, pure di quelli negativi una antica prerogativa napoletana.Un modo particolare,diverso,unico, per difendere la propria esistenza dalle difficolt di ogni giorno. La storia di Napoli ha portato con sè per secoli enormi problemi di sopravvivenza quotidiana, personali e collettivi. La risorsa del saper anche ridere di fronte alle tribolazioni ha rappresentato un aiuto di non poco spessore. Tutti i grandi autori , come Eduardo De Filippo, nel denunciare miserie e mali di Napoli non hanno mai trascurato l’aspetto umoristico, segno di consapevolezza critica. I tempi cambiano, la coscienza delle difficolt umane e sociali , e della necessit di combatterle, si è diffusa e consolidata. Eppure, l’istinto all’ironia, il gusto della risata liberatoria hanno ancora radici. Segno importante di vitalit .
l suo senso di appartenenza alla citt di Napoli è sicuramente molto forte. Il suo allontanamento è dovuto solo a motivi lavorativi o è dettato da un’esigenza di voler emergere altrove?
“Napoli , con le sue luci e le sue ombre, è un grande universo culturale ed esistenziale, che per la sua complessit , spesso nascosta sotto le apparenze di una semplicit ingannevole , ti segna una volta per tutte. Il senso di appartenenza è una specie di DNA che però non va inteso in senso statico.In esso ci sono interrogativi e analisi introspettive che ti seguono ovunque. Anche dove,come nel mio caso,ci si sposta per svolgere il proprio lavoro”.
Se dovesse racchiudere in una citazione a lei cara cosa è per lei
Napoli, quale userebbe?
“Cè una frase dello scrittore Erri De Luca che ho fatto mia ” Mentre mi staccavo , la citt mi finiva sotto pelle come quegli ami da pesca che , entrati dalle ferite, viaggiano nel corpo , inestirpabili”.’
Mimmo Liguoro è nato a Torre del Greco il 16 luglio 1941. Laureato in Giurisprudenza all’Universit di Napoli, stato redattore,capo e conduttore del tg2 dal 1982 al 1995 e poi del tg3 dal 1995 fino al 2006 Cultore della canzone napoletana (alla quale ha dedicato vari lavori monografici), ha avuto rapporti di frequentazione e collaborazione con diversi interpreti, tra cui Roberto Murolo.
In foto, la copertina del libro e l’autore