La lingua è una cosa seria e va tutelata. Fa parte della nostra identità, è un pezzo del nostro dna. Tanto più se si tratta di una lingua che ha prodotto un capolavoro come Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerille di Giambattista Basile ( edite fra il 1634 e il 1636) e se era strumento di relazioni diplomatiche ai tempi dei Borbone.
Come mette a fuoco nei suoi libri e nelle sue conferenze lo scrittore Jean-Noël Schifano, cittadino onorario di Napoli, che, nella seconda metà degli anni Novanta, durante la sua direzione all’Istituto francese di Napoli, ha promosso l’insegnamento della lingua napoletana. Da vero pioniere della cultura, attaccato, all’epoca, da intellettuali miopi e saccenti.
Sabato 4 maggio alle 10, nell’Auditorium del Museo e Real Bosco di Capodimonte (foto), la Fondazione Enrico Isaia e Maria Pepillo, in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte, inaugura il primo dei suoi progetti per il 2019: tre incontri e un corso di lingua napoletana con appuntamenti tra Napoli e Casalnuovo.
Spiega Davide Brandi dell’associazione I Lazzari, docente e responsabile del corso: «Molti credono che il napoletano sia un dialetto della lingua italiana. Ovviamente questo non è vero – ‘O nnapulitano” ha origini molto più remote dell’attuale italiano ed è una lingua, inclusa dal 1998 negli standard internazionali “ISO” per la classificazione delle lingue».
Due i momenti, il primo al Museo di Capodimonte, con tre incontri gratuiti, aperti a tutti (è sufficiente prenotarsi inviando una mail a info@findazioneisaia.org,sabato 4, domenica 12 e sabato 18 maggio alle ore 10 (Auditorium, piano terra), per scoprire il meglio che la lingua napoletana può offrire.
Tra gli argomenti in programma le etimologie da greco, latino, francese e spagnolo, prove pratiche di lettura e scrittura, poesia, canzoni e teatro e i grandi capolavori in napoletano. Ogni lezione prevede un intermezzo musicale a cura dell’associazione MusiCapodimonte: l’antica arte della posteggia napoletana di Aurora Giglio.
Il secondo ciclo di lezioni, un vero e proprio corso, si svolgerà a Casalnuovo, negli spazi che il Comune ha concesso in comodato alla Fondazione all’interno dello storico Palazzo Salerno Lancellotti.
Tra giugno, ottobre e novembre: lezioni su tre livelli da cinque incontri ciascuna. Ne si studierà storia, fonetica, semantica, etimologia, morfologia, sintassi. E ovviamente si ci confronterà con testi della canzone napoletana, dal Cinquecento al novecento.
Tra gli invitati agli incontri, nomi della cultura e dello spettacolo, napoletani e non, che hanno mostrato forte interesse verso un percorso che affonda le radici nel territorio, attraverso lo studio della sua lingua.
Gli incontri e il corso sono a carattere completamente gratuito. Per prenotare, è sufficiente scrivere all’indirizzo info@fondazioneisaia.org.
Per saperne di più
https://www.fondazioneisaia.org/