Una nuova veste per svelare tutti i segreti del museo del tesoro di San Gennaro, uno dei tesori più preziosi al mondo, che si arricchisce di uno strumento multimediale, creato per la valorizzazione e il coinvolgimento dei visitatori italiani e stranieri.
La guida multimediale è stata realizzata grazie al contributo di Kuwait Petroleum Italia per garantire, tramite tecnologie innovative, la migliore fruizione di questo patrimonio unico al mondo, di proprietà della città di Napoli, custodito da quasi 500 anni dalla Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, formata dai discendenti delle famiglie che resero possibile la costruzione della Cappella.
È interattiva e in forma di app mobile. È multilingue e conduce il visitatore alla scoperta dei tesori del Museo (tra cui la meravigliosa mitra realizzata dall’orafo Matteo Treglia nel 1713)  e delle curiosità legate alla storia di San Gennaro avvalendosi dell’inconfondibile voce narrante di un intellettuale italiano di fama internazionale, Philippe Daverio.
«Nel 1527 a guidare il patto tra la città di Napoli e il Santo protettore c’è stato un fermento innovativo che ha reso possibile rendere parti attive del contratto due enti astratti: il popolo e ancor di più il Santo – afferma Riccardo Imperiali di Francavilla, Deputato della Real Cappella del tesoro di San Gennaro, – una proiezione virtuale della fede in un tempo in cui la tecnologia non poteva suggerire altre strade. Oggi, il senso di innovazione, rispetto e tradizione si rinnova con i mezzi contemporanei in quello stesso patto che vede gli stessi interlocutori: la Deputazione, formata dai discendenti delle famiglie che resero possibile la costruzione della Cappella e da allora ne custodiscono i tesori e la memoria, e la città di Napoli che continua fedele a manifestare la propria devozione».
«Siamo lieti di aver contribuito a valorizzare il Museo del Tesoro di San Gennaro – sottolinea Giuseppe Zappalà, amministratore delegato Kuwait Petroleum Italia – perché oltre a essere il più pregiato e vasto al mondo, il tesoro appartiene ai napoletani e la storia di Q8 in Italia è strettamente legata al territorio partenopeo. Proprio il rapporto storico-culturale che esiste tra il museo e la città ci ha convinti a proporre questo intervento e a inserirlo in ‘Energie per Napoli’, un ampio progetto che ha l’obiettivo di identificare e realizzare attività utili alla crescita sociale, culturale ed economica del territorio partenopeo. La valorizzazione del Museo del Tesoro di San Gennaro è il primo passo di questo percorso».
All’interno del museo ci son diversi punti di interesse, geolocalizzati e tracciati attraverso l’uso di trasmettitori Bluetooth low energy, utilizzati come sistema di orientamento degli utenti. Inoltre, son presenti contenuti di approfondimento attivati in Realtà Aumentata che integrano le informazioni su alcune opere custodite nel Museo del Tesoro di San Gennaro in maniera nuova e immediata.
Tutto ciò è stato pensato per non cambiare l’originale ambiente museale e farlo convivere accanto agli oggetti esposti, fornendo informazioni aggiuntive che ne completano e arricchiscono la conoscenza.
In foto, il direttore del museo Paolo Jorio con Philippe Daverio (fonte Facebook)

 

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