Enzo Moscato va in scena a Bruxelles e Parigi con Compleanno. Martedì 19 febbraio all’Istituto Italiano di Cultura in Belgio (Rue de Livourne 38, 1000 Bruxelles, Belgio) e il 21 febbraio in quello della capitale francese ( 50 Rue de Varenne, 75007 Paris, Francia).
Lo spettacolo, scritto 30 anni fa, diretto e interpretato dallo stesso Moscato con la partecipazione di Giuseppe Affinito , è dedicato al giovane drammaturgo napoletano Annibale Ruccello, amico e collaboratore dell’autore, tragicamente scomparso nel 1986. Ruotando intorno al tema della scomparsa e dell’assenza, il monologo risuona come un’opera corale scritta per un solo attore. Scena e costumi di Tata Barbalato . Voce e chitarra di Salvio Moscato, la traduzione in francese è a cura di Arturo Armone Caruso.
Come le altre opere di Moscato, parla anche questa una lingua particolare, un insieme di napoletano e italiano, ma anche francese, latino e greco antico, che danno vita a un testo intenso e vivace, arricchito di suoni, di visioni fantasmagoriche e di gesti che l’attore mette in scena in maniera ipnotica e delirante.
Compleanno è fatto di parole, suoni, visioni, gesti, e mirati a colmare il vuoto, l’inanità dell’esistenza. O del teatro. Una specie di esercizio quotidiano del dolore, del controllo e di elaborazione della pulsione di morte, senza assumerne, però le condotte autodistruttive, ma sorridendone, talvolta godendone come una festa, un ciclico ricorrere di affinità elettive, di sconvolti, teneri ricordi.
Tra gli spettacoli più intensi e rappresentati da Moscato, innovatore e poeta (foto) della drammaturgia contemporanea, vincitore di numerosi premi (come il premio Riccione e il premio Ubu ).
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