Luca De Filippo, figlio ed erede artistico di Eduardo, è stato insignito del premio Poerio Imbriani (foto). Giunto alla quarta edizione, istituito nel 2011 nella ricorrenza del 150 anniversario dell’Unit d’Italia e premiato nel 2012 con la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica, il premio tiene vivo il ricordo dei Poerio e degli Imbriani, famiglie illustri che hanno vissuto a Napoli durante il risorgimento e che si sono distinte per la profonda coscienza morale, passione patriottica e spirito di sacrificio.
Assessore alla cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele cos si esprime «Il significato del premio è chiaro perch è dedicato ad una famiglia che ha svolto un ruolo fondamentale nel nostro risorgimento, nella storia intellettuale e civile di Napoli, esempio di grande generosit e profondo attaccamento ai propri ideali fino al sacrificio. La giuria e le associazioni che lo promuovono sono tra le più prestigiose dal punto di vista culturale e poi coloro che sono stati insigniti nel corso del tempo di questo premio sono tra le personalit che più hanno, con la loro attivit e con il loro impegno nei campi del sapere, dell’arte e dell’impegno intellettuale, onorato e lustrato la nostra citt ».
Nel corso della cerimonia hanno ritirato il premio Poerio Imbriani anche Daniele Marrama della Fondazione Banco di Napoli e il filosofo Aniello Montano.
Luca De Filippo da settembre diriger la nuova scuola di arte drammatica del Teatro Stabile di Napoli dedicata alla formazione di giovani talenti.
Ha cos definito questa nuova esperienza artistica «Nella scuola che immagino io, che stiamo cercando di realizzare, prima di tutto si imparer a recitare il napoletano. Anche questa è una memoria che gli attori napoletani devono assolutamente avere. L’attore napoletano è un attore con una marcia in più, ha qualcosa in più rispetto al resto dell’Italia. E lo dico con grande orgoglio.
Un’altra situazione che sto seguendo è quella dei ragazzi a rischio, cosa che ha interessato Eduardo negli ultimi anni della sua vita, da quando fu nominato senatore a vita».