L’acqua torna a scorrere nelle fontane del Giardino orientale del Mann. Grazie all’artbonus, l’azienda Acqua Campania finanzia il progetto di restauro. I lavori partiranno nella prossima primavera.
Era un piccolo museo a cielo aperto, quel giardino: intorno agli anni venti del XIX secolo, fu forse l’architetto Pietro Bianchi, curatore dei lavori di completamento dell’allora Real Museo Borbonico, a far installare tre fontane nelle aiuole del cortile orientale.
Dalle fontane, che avevano elementi in marmo di antiche vasche di epoca romana combinate con cemento moderno, è sgorgata acqua sino a buona parte del Novecento. Al centro del giardino delle fontane, fra le suggestive palme Washingtonia e le verdi piante, una vasca in porfido rosso, nota come gran tazza farnese (II sec. d.C., fra l’età di Traiano e quella di Adriano). 
Un’iniziativa che conferma l’attenzione strategica ai temi della sostenibilità e del verde: da tempo, infatti, il lavoro di recupero e riallestimento dei Ggardini storici rappresenta un punto nevralgico della programmazione museale. Il progetto di restauro e riattivazione delle fontane sarà coordinato dall’équipe di restauratori, architetti, archeologi e museologi dell’Archeologico.
Spiega il direttore del Mann, Paolo Giulierini: « Più che un semplice  restauro questo progetto assume per  tutti noi  un valore altamente strategico  in un orizzonte che vedrà il Museo aprirsi con atrio e giardini gratuitamente alla città, cuore verde zampillante d’ acqua per il quartiere».
In foto di archivio, una delle fontane del giardino orientale al Mann

                                                                           

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