In una sala gremita e alla presenza di numerose personalit e personaggi della cultura napoletana, all’Istitut Franais di Napoli, la giornalista e scrittrice Marcelle Padovani, ha presentato il suo ultimo libro della collezione “lignes de vie d’un peuple” co-pubblicato con ” Le Monde”Les Napolitains Ed. Atelier Henry Dougier 2014, all’indomani della storica marcia di Parigi.
Marcelle Padovani, grande giornalista e intervistatrice, accreditata di Franois Mitterand rappresenta, in Italia, il settimanale di riferimento “Le Nouvel Observateur “.
Osservatrice acuta delle vicende italiane, ha collaborato con Giovanni Falcone per i libri ” Le junge et les hommes d’honneur” e con Leonardo Sciascia ” La Sicile comme Mtaphore “oltre ad aver scritto ben otto libri sull’Italia ed aver affrontato, lo scottante tema del crimine organizzato, in varie trasmissioni televisive.
Il libro presentato da Marcelle, in lingua francese, non ancora tradotto, racconta di una serie di interviste, che caratterizzano diversi aspetti peculiari di Napoli, con personalit quali Padre Loffredo ( parroco del quartiere Sanit ), Daniele Sepe, Gino Sorbillo, Gerardo Marotta, Lello Esposito…ed il Presidente Giorgio Napolitano.
La scrittrice che non nasconde la sua simpatia per i napoletani, attraverso le sue interviste che regolano i capitoli del libro, con gli occhi del cuore, parla di Napoli e delle sue vicende, della capacit ironica e autoironica dei suoi abitanti.
Unico stereotipo che la scrittrice ha riscontrato nei napoletani non è quello di essere dei commedianti, come molti affermano, ma che usano una maschera per affrontare e mediare le giornaliere difficolt . Per lei Napoli è la sintesi miracolosa del mondo occidentale e i napoletani danno lezioni di relativismo attraverso il dualismo tra sacro e profano tra legalit e illegalit . Quando infine affronta il tema della creativit del popolo napoletano, afferma che la “vissuta e atavica sofferenza” è creatrice di cultura.
Alla presentazione del libro sono intervenuti, tra gli altri,Massimo Marrelli, gi rettore della Federico II, l’archeologa Costanza Gialanella e Padre Antonio Loffredo.
Marrelli, in particolare, ha affermato che l’opera di Marcelle Padovani è un grande atto d’amore per Napoli e che la stessa citt è ancora la “Magnagrecia” incarnata nelle persone.
Grande emozione in sala quando, all’inizio della presentazione del libro si è celebrato un momento di raccoglimento per gli ultimi e tragici avvenimenti che hanno colpito la Francia e il mondo occidentale.
Nelle foto, la copertina del libro e un momento della presentazione nella sala Dumas