L’artista che amava i telai, i libri, le fiabe, capace di intessere per gioco, ma con rigore e disciplina, le mirabili trame dell’arte. Maria Lai, l’artista sarda a cui la Fondazione Filiberto Menna, a pochi mesi dalla sua scomparsa, dedica un’intera serata nella sede ospitante della Galleria Tiziana Di Caro di Salerno. Un incontro serale di proiezioni e discussioni d’arte inserito all’interno del ciclo “Arte di Sera” un progetto di presentazione dei materiali acquisiti dalla Mediateca della Fondazione, a cura di Stefania Zuliani e inserito nel più ampio percorso Extra Moenia (incontri, proiezioni, progetti e attivit senza fissa dimora).
Saranno due le proiezioni presentate per l’occasione da Antonello Tolve “Inventata da un dio distratto”(2001) e “Curiosape”(2008). Due capitoli di un racconto in cui l’arte e la vita di fondono e si confondono intrecciati dal filo conduttore del gioco e della fantasia.
Nata nel 1919 a Ulassai, piccolo paese della Sardegna, nel ’39 con non poche difficolt dovute anche alla sua salute cagionevole, Maria Lai decide di iscriversi al Liceo Artistico di Roma, dove conosce i maestri Alberto Viani e Marino Mazzacurati. «Volevo studiare. Volevo imparare. Certo, era un po’ una rivoluzione per un’ogliastrina di quei tempi. Eppure fui cos caparbia da ottenere di partire. Credo che ottenni il permesso perch i miei erano certi che la mia gracilit fisica mi avrebbe fatto tornare a casa in fretta. Si sbagliarono».
Poi parte alla volta di Venezia, all’Accademia di Belle Arti della laguna, dove completa il suo percorso di studi, unica donna negli anni ’40 ad aver frequentato il corso di scultura con il maestro Arturo Martini, famoso anche per la sua scarsa considerazione delle donne, soprattutto di coloro che tentavano il successo attraverso l’espressione artistica. Ritorna in Sardegna e poi a Roma dove osserva in silenzio l’evolversi dell’arte contemporanea.
Negli anni ’70 rientra nel mondo dell’arte, riscopre l’uso del telaio sardo che reinterpreta in chiave moderna in una produzione che caratterizzer tutti i suoi lavori di quel decennio. Gli anni ’80 inaugurano il ciclo delle "Geografie" e dei "Libri cuciti" e negli anni ’90 disegni a matita si intrecciano con fili e corde di telai. Una vita, quella di Maria Lai, fatta di spostamenti, avventure e sventure familiari affrontate con la determinazione di uno spirito battagliero che le ha permesso di emergere in un contesto e in un’epoca tutta al maschile, regalando allo spettatore un racconto fiabesco e coinvolgente.
Fondazione Filiberto Menna
Presidente, Angelo Trimarco
Sede ospitante
Galleria Tiziana Di Caro / Via Botteghelle, 55 Salerno
Marted 23 luglio 2013 ore 20.30
Proiezioni Inventata da un dio distratto (2001)
regia di Marilisa Piga e Nico di Tarsia
durata 44’32”
Curiosape (2008)
regia di Francesco Casu
durata 06’00”
In foto, Maria Lai