Al museo di Capodimonte la raccolta di Mario De Ciccio è sotto i riflettori. Un nuovo allestimento, rispondente ai più aggiornati criteri espositivi, si offre al visitatore per coinvolgerlo in un esperienza accattivante, dal forte impatto estetico e visivo. Un viaggio nel mondo delle arti applicate. Al timone una straordinaria figura di mecenate che a tutt’oggi rende testimonianza di un gusto e di una competenza sopraffini che hanno pochi eguali nella storia del collezionismo. Con De Ciccio le cosiddette “arti minori” salgono alla ribalta grazie ad un attento lavoro di ricerca e ai numerosi viaggi in Italia e all’estero.
Oggetti d’arte che egli acquistò per s e che portò a Napoli, nella sua privata abitazione, divenuta ben presto una sorta di casa-museo di sapore neo-rinascimentale, molto apprezzata da intellettuali e viaggiatori in tour. Il nucleo originario della raccolta, costituito da un cospicuo numero manufatti sei e settecenteschi della sua terra d’origine, la Sicilia, si incrementò nell’arco di oltre un cinquantennio fino ad arrivare a 1300 pezzi. Vasellame da pompa’ o da farmacia in maiolica, preziosi paramenti ricamati, calici ed alzate dalle più curiose e stravaganti forme, piatti da parata o candelieri in argento sbalzato in opulente fogge barocche, raffinate cornici in legno intagliato e dorato con volute, cartocci, figure antropomorfe, marmi, bronzetti, sculture lignee, di stucco o terracotta, porcellane ed oggetti archeologici.
Opere di gran pregio che nel 1958, ad un anno dalla scomparsa del figlio Francesco Paolo, volle donare al museo di Capodimonte, appena aperto al pubblico dall’allora soprintendente Bruno Molajoli. De Ciccio in persona realizzò il percorso espositivo all’interno delle sale prescelte, in attesa che la collezione venisse collegata alla celebre sezione delle arti decorative di casa Farnese, al piano nobile del museo. La sistemazione storica voluta da De Ciccio e MolaJoli è mantenuta nella prima sala, per incentivare un dialogo che si rinverdisce e si carica di nuovi significati in un gioco di rimandi e corrispondenze. La mostra sar inaugurata oggi, 18 giugno (ore 17,30).
Civita ha curato l’organizzazione dell’evento, che è stato possibile per il diretto coinvolgimento della Regione Campania – Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali – e grazie al co-finanziamento dell’Unione Europea e del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali.
Nella foto (di Luciano Pedicini), un bacile da barbiere (manifattura catanese del 1735)
“La raccolta di Mario De Ciccio al Museo di Capodimonte. L’arte del collezionare”
Museo di Capodimonte via Miano 2
Orari: 8,30-19,30. Chiuso il mercoled.
Biglietti: 7,50 euro
Per informazioni:
tel: 0817499111
www.polomusealenapoli.beniculturali.it
capodimonte.artina@arti.beniculturali.it
www.civita.it