Marvel Napoli. Il mercato fumettistico americano apre le porte ai disegnatori italiani e ai talenti napoletani. Marco Castiello (matite) e Barbara Ciardo (colori) hanno prestato la loro abilit alla casa delle idee fondata da Stan Lee. Dal loro studio (“”Studiopoco”, sul nome c’è stato un lungo brainstorming e questo è il nome attuale” spiega Castiello) agli Usa. Con loro, nello “Studiopoco”, altri autori (impegnati in esperienze diverse), Rak&Scoppetta, Ginaluca Magoni e Dario Sansone, impegnato con le tavole di Lazarus Ledd (fumetto creato da Ade Capone nel 1992).
Cosa avete realizzato per la Marvel?
“Io e Barbara ci siamo occupati di una miniserie di cinque numeri legata all’evento “Secret Invasion” (edito in Italia da Panini Comics). Per ottobre o novembre, dovrebbe uscire un numero unico su Spiderman. Per un altro editore abbiamo realizzato una ministoria di 8 pagine apparsa su Witchblade”.
Come ci siete approdati?
“Alla fiera di Mantova, due edizioni fa, c’era un editor Marvel in tour mondiale alla ricerca di nuovi talenti. Siamo rientrati tra i 12 vincitori e da l a un mese abbiamo avuto l’ingaggio”.
Sono sempre più gli artisti italiani chiamati alla corte di Stan Lee. Come te lo spieghi?
“La Marvel è da sempre aperta ai disegnatori stranieri. Di recente ha aperto maggiormente gli orizzonti all’Europa, un mercato che offre un parco autori vastissimo. Specie in Italia, dove c’è un’educazione maggiore all’anatomia, al contrasto luce/ombra, alla regia della tavola. Come gli editor se ne sono accorti, c’è stata un’invasione. Su 12 vincitori del contest, 7 erano italiani. Una nota positiva per il nostro fumetto”.
Siete autori o anche editori?
“Autori indipendenti. Contattiamo o siamo contattati da editori di ogni nazionalit che chiedono la realizzazione di un fumetto, numero singolo o miniserie. Sempre contratti a tempo determinato. In questo lavoro, non esiste il posto fisso”.
Lavorate solo su commissione o realizzate opere da proporre?
“Rak&Scoppetta e Ginaluca Magoni lavorano prevalentemente per il mercato italiano. Qui prepari un provino, cerchi l’editore e vendi il fumetto. Fai tutto da te. In Usa è diverso. Se la Marvel ti contatta per le matite, non sai chi saranno gli altri realizzatori. Potrebbero vivere da un’altra parte del mondo e ci si sente via mail. Il mercato americano ha tempi veloci, cos il lavoro viene ripartito”.
Un personaggio che vorresti disegnare…
“Devil, è gi apparso nella miniserie, ma spero che un domani possa avere la possibilit di disegnarne la serie regolare…”
Uno sceneggiatore di cui vorresti illustrare una storia…
“Warren Ellis o Granth Morrison”
Barbara, quella del colorist è una figura poco nota…
” una professione diffusa da anni in America e in Francia. In Italia si sta ritagliando adesso uno spazio. Da noi la Bonelli ha imposto lo standard b/n, cos è una professionalit poco utilizzata, non vista come un artista, ma come colui che mette il colore”.
Dario, il tuo approccio alla tavola? Quali libert ?
Ho molta libert sulla tavola. Sono 6 anni che lavoro con Ade Capone, ormai so cosa vuole. Prima, con la serie regolare, avevo tempistiche strette, 94 tavole in 3/4 mesi. Oggi che la serie non è più regolare ho tempi più lunghi”.
Lavorare per la Bonelli?
“Magari… arrivare l è considerato un po’ un posto fisso. Bonelli si preoccupa per i suoi autori, se non realizzano un tot di tavole al mese. come una grande famiglia…”
Nelle foto (di Maria Volpe Prignano), in alto, Marco Castiello. In basso, da sinistra, Barbara Ciardo e Dario Sansone