Case chiuse, c’è chi ne parla ancora. Abolirle è stato peggio che lasciarle in vita. Sono in molti a pensarlo ancora oggi. Tra i contrari alla legge Merlin che ne decretò l’eliminazione nel 1958, c’era una delle più belle penne giornalistiche che l’Italia abbia mai avuto, Indro Montanelli che due anni prima della abolizione, aveva pubblicato un pamphlet dal titolo “Addio, Wanda!”. Prendendo spunto da una polemica mai sopita, Febo Quercia ha scritto un testo che l’associazione culturale NarteA porta in scena sabato 16 gennaio 2016 (dalle 19 con più repliche) al Club 55 di via Toledo Meretrices Tra le pieghe dell’ipocrisia.
Napoli negli anni cinquanta ne era piena circa novecento era le alcove del sesso a pagamento, dai bordelli sontuosi di via Toledo agli squallidi lupanari dei Quartieri Spagnoli. E nella memoria della citt risuonano le parole di Benedetto Croce «Eliminando le case chiuse non si distruggerebbe il male che rappresentano, ma si distruggerebbe il bene con il quale è contenuto, accerchiato e attenuato quel mal».
Da ieri a oggi, la situazione è degenerata. La pensa cos proprio Quercia, autore della pièce «Lo scopo della parlamentare socialista Merlin, quando varò la legge che porta il suo nome, era sollevare la condizione femminile in Italia poich partiva dal presupposto che la prostituzione è un’attivit degradante per la donna che nei bordelli pubblici lavora in condizioni di semischiavitù, ed era indegno che lo Stato riscuotesse tasse sul commercio del sesso. Quello che era vero nel 1958, però, non lo è totalmente nel 2016. C’è la questione del decoro urbano la prostituzione è uscita dai bordelli e si è riversata nei marciapiedi delle citt ».
Ma la prostituzione legalizzata nelle case chiuse su volere del neogoverno italiano guidato da Cavour costituiva un universo sinistro e ipocrita che lo spettacolo itinerante indaga fin nelle sue pieghe più nascoste. A interpretarlo Marianita Carfora, Annalisa Direttore, Simona Esposito e Peppe Romano, le musiche del Maestro Biagio Terracciano e con i costumi di Antonietta Rendina. Per partecipare all’evento occorre prenotarsi ai numeri 339.7020849 – 334.6227785. Prossime repliche 20 febbraio e 30 aprile 2016. Il singolo biglietto costa 12 euro.
(m.a.g.c)
Nella foto, Annalisa Direttore con Peppe Romano