La Pizzeria Bruno originariamente era solo una piccola saletta che sfornava pizze da asporto, ma la sua caratteristica principale era dettata da un bancone su strada fuori-locale, dove una signora (titolare della pizzeria citata) vendeva le celeberrime “zeppole e panzarotti” confezionate in originale “cuppetiello”, specialit della casa.
Colpiva anche l’economicit del costo del “cuppetiello” che non superava le 100 lire. Il contesto logistico era molto significativo, in quanto, nelle immediate vicinanze si trovava l’unico cinema della zona Capodimonte-Colli Aminei, il “Marilisa”, che successivamente cambiò nome in Holiday (insieme alla meteora Avion), poi un fiorire di associazionismo giovanile che trovava come punto di riferimento la mitica ringhiera di Piazzetta Lieti per discutere le problematiche e le esigenze di quegli anni.
Ebbene, dopo anni il risvegliarsi del movimento e dell’associazionismo turistico-culturale della III Municipalit attraverso il Gruppo Valorizzazione Culturale, una rete di associazioni (Aies, Pro loco Capodimonte e centro storico) che ha deciso di rilanciare “la storia” di Capodimonte e dintorni, complice la potenzialit di arte che offre sotto questo punto di vista.
Per l’occasione ha coinvolto la “Pizzeria Bruno” in un’idea originale la pizza “Capodimonte” con forma di cornucopia. A Creta, con Zeus poppante che viene allevato dalla capra Amaltea . Il giovane dio mostrò fin da piccolo abilit e poteri colossali; una volta, da bambino, giocando con la capra nutrice capitò che le spezzasse un corno. La capra ferita fu curata da una ninfa, Melissa, che allora Zeus premiò donandole il corno spezzato di Amaltea, riempito con fiori e frutta da allora avrebbe profuso ogni cosa desiderata dal suo possessore. Un’altra leggenda voleva che Ercole, vinto Acheloo, gli strappasse uno dei corni e lo consacrasse ugualmente alle ninfe.
Ora la cornucopia è diventata il logo della pagina culturale ” il Real Borgo di Capodimonte”, ma non solo, è diventata una pizza che nel giro di pochissimi giorni sta potenziando in positivo l’immagine di Capodimonte, attraverso le sue eccellenze il Museo con la Reggia e il suo bosco, l’osservatorio di Capodimonte, la torre di Ferdinando Palasciano, i borghi di porta Piccola e il Moiariello con le loro caratteristiche urbane e le loro storie artigianali e produttive. Che fortuna! e che sorpresa! Euforia, allegria ed entusiasmo preannunciavano ” l’evento” mentre la mente creativa del gruppo istruiva il pizzaiolo Bruno che messosi all’opera di li a poco ha sfornato, impiattato e servito le pizze Capodimonte a forma di cornucopia. Una tavolata molto fortunata non c’è che dire. Mai viste tante cornucopie tutte assieme. Ognuno di noi con la sua gustosa pizza capodimonte si sentiva gi un po’ più ‘ricco”.
In realt credo sia proprio questo l’intento e l’augurio che il gruppo valorizzazione voglia sottolineare con la creazione di questa giocosa, gioiosa e gustosa pizza Capodimonte a forma di cornucopia che ci induce anche appetitosamente a riflettere sull’abbondanza di un patrimonio, di un territorio da promuovere e valorizzare e di quali e quante azioni mirate siano necessarie e quanto siamo desiderosi di metterle in campo. il frutto dell’idea di Ciro Piccioli e di tutte le energie di volontari che attraverso le loro esperienze professionali sono sensibili alla promozione territoriale di uno sviluppo turistico-culturale anche attraverso il vanto della nostra principale cultura gastronomica la pizza.la dimostrazione del sempre vivo genius loci animato da energie positive, da grandi valori ideali, da slanci di fantasia che lottano quotidianamente per una prospettiva di rilancio della nostra amata citt . Partire dalle nostra radici, dalla nostra storia, per costruire e adeguare il nostro futuro.
*storico e informatore del turismo
Nella foto,una pizza a forma di cornucopia