Damasco e creatività. L’immaginario lo elegge a materia per esprimersi: nasce così la mostra Per la seta che si inaugura domani venerdì 3 maggio dalle 17.30 alle 20.30 bello spazio guidato da Ilia Tufano, Movimento Aperto nella centralissima strada dei musei napoletani, via Duomo 290 /c Napoli.
Quindici artisti , spagnoli e italiani, ciascuno col proprio linguaggio, intervengono su preziosi tagli di stoffa generosamente donati dalla Real Fabbrica di San Leucio. La mostra resterà aperta fino a mercoledì 22 maggio  i lunedì e i martedì dalle 17,00 alle 19,00 e i giovedì dalle 10,30 alle 12,30.
Successivamente le opere andranno  al Museo Valencià de la Festa – Algemesi  (Valencia) dal 4 al 31 ottobre 2024. L’esposizione, infatti, punta valorizzare la storia di un prodotto antico quale la seta, offrendole una visibilità internazionale.              
Il gemellaggio artistico con Valencia non è casuale. Posta di fronte, sull’altra sponda del Mediterraneo, anche lei è città della seta. . La Borsa della seta è l’edificio gotico civile più importante del suo corpo urbano, nel quartiere dei vellutai il Museo della seta  conserva tele e telai del XVIII secolo e il più grande archivio europeo della corporazione della seta. Infine, laseta è  protagonista nelle “ Las Fallas di San José “ le feste più importanti della città.
Dunque, il filo di prezioso tessuto che unisce le due metropoli nasce in San Leucio. e confluisce nelle magnifiche impronte artistiche di questa collettiva. Ciascuno lascia sulla seta il segno  dell’immaginazione e del proprio tempo: In Ventus Texiles Alberto Balaguer fa fiorire  sul prezioso damasco il ricordo dell’antica civiltà, quella classica che unisce i nostri popoli. Virginia  Bernal vi depone con sapiente delicatezza s artefici di tanta bellezza con Il baco e la farfalla.


Sosta in Damasco Antonio Ciraci giocando sulla similitudine delle parole e tracciando un paesaggio esotico. Carlo De Lucia ci fa entrare in un Caravanserraglio del tempo, mentre  Xavi Ferragut fa Maturare con la sofferenza la preziosa bellezza del tessuto.


Peppe Ferraro intreccia Stratificaciones tra colore e luce.  E nella Vida di Kraser emerge un volto infantile privo di sguardo… Marcello Gallo disegna Ombre di un’umanità che attraversa i secoli e Mario Lanzione costruisce la sua Pioggia d’oro.
E ancora è Pesca miracolosa per Battista Marello, si inserisce Senza identità con Salvador Torres mediante l’assenza dei volti nelle due figure. Enzo Trepiccione ci invita Nel giardino del mago e nella dimensione del sogno, traendone gli umili archetipi di autentico valore : cose di poco conto cui la seta dona splendore.
Ilia Tufano ci fa intravedere Fuoco all’orizzonte che minaccia la delicatezza della seta. Inoltre, brandelli di stoffa,  ferro rugginoso accolgono figurine ritagliate nella carta nell’opera Senza titolo di Vittorio Vanacore. Infine, La preghiera di Antonio Vidal Maiquez  evoca una notte stellata, dove amore e solidarietà possano percorrere le coste del Mediterraneo.  

Nella foto di copertina, la pioggia d’oro di Mario Lanzione. Al centro, Fuoco all’orizzonte di Ilia Tufano. Qui sopra, Senza titolo di Vittorio Vanacore


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