Nero al neon. Un titolo intrigante, quello della mostra che Claudio Carrino propone nello spazio espositivo Movimento Aperto nella centralissima via Duomo a Napoli (l civico 290 C) diretto da Ilia Tufano, gallerista ma anche artista.
Classe 1949, Carrino, che si è formato all’Accademia napoletana di Belle Arti alla scuola pittorica di Domenico Spinosa, ha insegnato al Liceo artistico statale di Napoli fino al 2011. E in questo evento partenopeo propone otto imponenti dipinti (foto), realizzati di recente, qualcuno inedito.
Come spiega Enzo Pagano nel testo critico Patografie del visibile che accompagna la mostra, ci troviamo di fronte a un’acqua immaginaria carica di dinamismo simbolico ispirato proprio dalla veduta che l’autore contempla tutti i giorni dal suo studio al nono piano di un edificio con vista sul porto della città.
Poesia dello sguardo: dalla luce che osserva, in bilico tra cielo e terra, Carrino è invaso da sempre nuove emozioni. La sua sensibilità di artista lo spinge a interpretare il visibile, a inseguire il vero senso delle cose, oltre la loro tangibilità.
Così la natura si ammanta di argento svelando profondità marine che sono gli abissi dell’anima. Il cuore batte, la mente sogna e inventa scenari infiniti attraversati da improvvisi bagliori e luminosità da incanto.
E a proposito della tecnica utilizzata dall’artista, scrive Pagano: «… ai modi tradizionali della pittura a olio su tavola affianca l’uso di strumenti eterodossi, quali piccoli rulli per stendere uniformemente il colore o un mini trapano fresatore col quale incide la superficie pittorica fino a far emergere il biancore del supporto… La tessitura pittorica…si distende sulle opere di grandi dimensioni senza tradire cedimenti nell’intrecciarsi o nel fluire dei segni sulle seriche superfici dai vividi cangiantismi, col risultato di coinvolgere l’osservatore…».
La mostra rimarrà aperta fino al 6 marzo il lunedì e il martedì dalle 17 alle 19,il venerdì dalle 10.30 alle 12.30 e su appuntamento (tel.33332229274).