Uno sguardo su tesori di napoli che per molti partenopei sono invisibili. In questa direzione marcia l’iniziativa vivamente voluta dal fotografo Rosario Morisieri. Chiave del progetto il numero 5 che corrisponde anche alla cifra dei nostri differenti sensi. E’ la mostra Pentalogy organizzata nell’ambito della rassegna Maggio dei Monumenti, quest’anno dedicata al diritto alla felicità, come già abbiamo scritto in un articolo pubblicato ieri su questo portale.
Scenario sono quei musei universitari (della Federico II) spesso sconosciuti a chi abita in questa città, malgrado la loro suggestiva bellezza che affianca il valore scientifico di ciascuno di loro. Il progetto sarà accessibile al pubblico da giovedì 2 maggio (fino all’8 giugno): racconta la vita universale, l’individualità umana, la volontà, l’intelligenza, l’ispirazione e la genialità.
Cinquanta gli autori scelti dal curatore che di professione non sono fotografi, fatalmente attratti, però, dalle immagini: ne proporranno insieme 150.
Stiamo parlando di Michele Liberti, Nicola Flauto, Gennaro Fusco, Diana Caliman, Alma Carrano, Robbie Mcintosh, Tiziana D’auria, Francesca Fratta, Stefano Carotenuto, Andrea Carlino, Lino Rusciano, Lucia Mugnolo, Umberto Lucarelli, Salvatore Elefante, Gabriella Imparato, Riccardo Petrone, Mariano Stellatelli, Pietro Scolorato, Francesco Imperato, Massimo Lama, Peppe Esposito, Leandro Felicioni, Lidia De Campora, Francesca Cilento, Alessandra De Cristofaro, Sabrina Iorio, Antonio Fiorentino, Cecilia Catani, Francesca Sincero, Anna Pane, Vincenzo Zannini, Nicola Della Volpe, Mimmo Nardelli, Claudia Del Giudice, Iana Salerni, Rachele Lombardi, Emanuela Totaro, Aldo Romana, Aurora Aspide, Annunciata Romano, Gianni Biccari, Federico Righi, Gerardo Capriglione, Emilia Sensale, Michele De Filippo, Paolo Menduni, Mariella Zifarelli, Carlo Scippa, Salvatore De Rosa, Giulia Morrica.
In gruppi di dieci, ciascuno espone tre scatti. Al Museo di paleontologia troveremo Palaìos, al centro ciò che è grezzo e un po’ mostruoso; in quello di mineralogia, tempio di rocce e cristalli (foto), con poteva che venire allestita la mostra Stones; nel regno museale della Fisica gli spettatori contempleranno l’esposizione I like to move it, nell’universo dedicato all’antropologia Ecce Homo e nel mondo della Zoologia ci sarà Zoolandia, sul rapporto tra esseri umani e animali.
Patrocinata dal Comune di Napoli e, ovviamente, dall’ateneo federiciano, la manifestazione lancia un sasso nello stagno: si sa che il passaparola è quello che vince anche nella nostra società dominata dai social network. E potrebbe sviluppare un forte senso della curiosità la visita raccontata tra amici e parenti da chi si confrenterà in questi giorni l’evento espositivo. Dopotutto l’ingresso a tutti e 5 musei, nella quotidianità, costa solo euro 4,50. Meno di un aperitivo con noccioline, patatine e olive in un baretto alla moda della nostra città.
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