Sette statue per sette giorni. Da Facebook e Instagram, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli anticiperà, attraverso le immagini di Luigi Spina, scorci della Sezione Campania romana, che sarà riaperta al pubblico da giugno 2021.
Il suggestivo tour virtuale inizierà domani, sabato 14 novembre alle 20 data in cui era prevista la Notte dei Musei, con aperture straordinarie impossibili, adesso, per la pandemia in corso.
Sul web alcuni marmi provenienti per lo più dai depositi del Mann, che arricchiranno le sale del piano terra nell’ala occidentale del Museo. Il primo posto sarà dedicato alla statua maschile di Germanico: proviene dal Macellum di Pompei, risale ai primi decenni del I sec. d.C. ed è uno dei tesori dischiusi dai nostri depositi.
Quasi sconosciuta anche la testa di Apollo tipo Omphalos, che sarà postata la domenica: in ossequio alla dimensione “multicentrica” che connoterà la Sezione della Campania Romana, l’opera proviene da Cuma ed è copia romana (II sec. d.C.) di un originale di età sever
Ci sarà anche la protome di Giunone, svelata sempre dai depositi: la testa, che per le sue dimensioni particolari (sessanta centimetri circa) probabilmente è parte di una statua di culto del Tempio di Giove a Pompei ed è databile al I sec. d.C.
E ancora, l’elegante figura femminile panneggiata (dal Foro di Ercolano, I sec. d.C.), così come non esposta da tempo la scultura di Olconio Rufo (I sec.d.C.), che proviene dal quadrivio di via Stabiana a Pompei. Completeranno l’anteprima social la statua femminile della Concordia Augusta (da Pompei, edificio di Eumachia, I sec. d.C.) e il Busto di Plotina (dal settore cd. Mercurio del Palatium di Baia, 117-138 d.C., anch’esso custodito da molti anni nei depositi).
Il Mann , nel mese di settembre, è stato il museo più social d’Italia per i l museo dei suoi post su Fb. Una risorsa indispensabile per mantenere vivo il dialogo con il pubblico.