Quale dono è più bello e prezioso della maternit ? il fulcro di un percorso espositivo che vede come protagonista Pasqualina Caiazzo negli spazi del Museo dell’Opera di Santa Chiara. Il Dono. La Via della Bellezza è il titolo della mostra a cura di Susanna Crispino, aperta al pubblico fino al 9 gennaio 2016. Sono 14 le opere pittoriche che insieme a un video e un’istallazione ambientale costituiscono il corpus dei lavori tutti incentrati sul tema dell’unicit dell’esperienza genitoriale.
Tele, tavole, fogli di carta, ritagli fotografici, ogni forma di linguaggio figurativo diviene un pretesto per intessere un racconto sul legame indissolubile che tiene uniti una madre al proprio figlio. Un materiale artistico e umano che prende una sua forma proprio da un percorso autobiografico Pasqualina Caiazzo, come capita a tante neo-mamme, ha attraversato, subito dopo la gravidanza, un periodo di crisi e di riflessione sul proprio vissuto e sulla possibilit di conciliare il ruolo di madre, donna e figlia.
Le opere pittoriche hanno un titolo unico, “Pance”, un sottotitolo che identifica un momento nel percorso che conduce ogni madre a riscoprire la propria identit , e un cordone ombelicale che nasconde al suo interno un simbolo differente da un dipinto all’altro.
L’Albero delle Possibilit , questo è il titolo dell’installazione, completata da un atto performativo durante il vernissage, quando i visitatori sono stati coinvolti a utilizzare l’albero come elemento di scambio simbolico e avere cos la possibilit di prendere una delle opere sospese sui rami per sostituirla con un pensiero scritto su uno dei bigliettini messi a disposizione dall’artista.
Il video trasporta lo spettatore nel ventre materno, dove tutto è attutito e allo stesso tempo più acuto il battito del cuore, la voce di una donna, i pensieri della madre, tutto si ricongiunge in un’esperienza riconducibile al proprio subconscio, mentre scorrono gli scatti del corpo che custodisce una nuova vita.
Pasqualina Caiazzo, classe 1979, è nata a Napoli dove tutt’oggi vive e lavora. Nel 2007 consegue la laurea in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli e intraprende un periodo di ricerca e di attivit espositiva. Negli anni matura un linguaggio originale, che combina la frammentazione dell’immagine con elementi simbolici, facendone la sua cifra distintiva occhi, labbra, volti, immagini fotografiche. La sperimentazione di materiali e tecniche differenti la conduce a opere che cercano una sintesi tra le due dimensioni dell’immagine figurativa con la volumetria degli oggetti, alla ricerca di un frammento di storia e di pensiero da condividere con l’osservatore. Tra le esposizioni recenti si ricordano “Il Tempo è una musica Retrò”, 2014, mostra personale all’ Art Garage, Pozzuoli; “L’Attesa, frammenti nel tempo”, 2011, a cura di S. Crispino e R. Cotronei, Museo dell’Opera di Santa Chiara, Napoli; “Pecha Kucha Night”, 2010, di Matteo Belfiore, al Lanificio25 in occasione del Festival del pensiero emergente.
Museo dell’Opera di Santa Chiara
via S. Chiara 49/c Napoli
Orari dal luned al sabato ore 9.30-17.30, domenica e festivi ore 10.00-14.30.
L’ingresso è consentito fino a trenta minuti prima dell’orario di chiusura
Nella foto, una delle opere in mostra