Anche se i musei hanno riaperto i battenti, protetti dal Green pass, contro la diffusione del Covid, continua a pieno ritmo la loro attività sui social. La preziosa brocchetta in agata sardonica della collezione farnese sarà la protagonista della rubrica “Immersioni nell’arte”, curata dai dipartimenti comunicazione del Museo e Real Bosco di Capodimonte e della Stazione zoologica Anton Dohrn che fonde contenuti storico-artistici con informazioni di biologia marina.
La brocchetta è stata individuata nell’inventario parmense del 1708, tra le opere della Galleria delle cose rare della raccolta Ducale di Parma, alla voce: “un vaso d’agata sardonica con fogliami tagliati con 5 legature lavorate d’oro smaltato e una serena d’oro smaltato con rubini in tutto 13, smeraldi n. 5 … vi manca suo manico”.
Nel 1798, giudicandolo un pezzo di grande valore, Ferdinando IV lo portò con sé a Palermo, insieme agli altri oggetti più preziosi della collezione di famiglia, come attesta l’inventario palermitano del 1807, in cui è già descritto come monco in una parte alla base del piede.
Dopo il rientro dei Borbone a Napoli, l’oggetto è esposto nel Gabinetto degli Oggetti preziosi nel Real Museo Borbonico, l’attuale Museo Archeologico, occupando un posto di primo piano. Alla metà dell’Ottocento viene persino attribuito alla bottega di Benvenuto Cellini.
Vasi come questo sono frequenti nelle importanti collezioni cinquecentesche; nel corso del Rinascimento, l’Italia settentrionale, soprattutto Milano, vide fiorire una vasta industria della lavorazione delle pietre dure. I committenti di quel tempo ordinavano alle botteghe milanesi notevoli quantità di vasi in pietre e cristallo di rocca. Quelle più note, erano le botteghe dei Miseroni e dei Saracchi, attive nel Tardo Rinascimento e Primo Seicento.
L’opera potrebbe essere stata realizzata proprio a Milano, intorno alla seconda metà del Cinquecento, più ostico darne l’attribuzione all’una o l’altra famiglia di intagliatori. Le legature in oro e gemme, invece, erano spesso eseguite da altri artigiani, orafi e cesellatori, spesso fiorentini e nord europei, così, questa tipologia di oggetti preziosi, finiva per diventare il risultato di uno stile internazionale di corte, più che un bel manufatto del singolo artista. In quest’opera l’elemento decorativo principale è una sirena.
In foto, la Brocchetta realizzata in agata sardonica, oro, smalto, rubini, smeraldi.
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