La poesia incontra l’arte. Occasione è la mostra dell’artista napoletana Maria Pia Daidone Sintesi materiche che verrà inaugurata oggi pomeriggio (sabato 26 aprile) alle 17.30 al museo pinacoteca di arte contemporanea di Teora, in provincia di Avellino.
Durante la serata del vernissage, infatti, saranno esposte anche alcune pubblicazioni della collana Frontiere della poesia contemporanea, edita da La Valle del Tempo realizzate con opere dell’autrice.
Saranno presentati, inoltre, anche altri libri della collana: Di impavida poesia, a cura di Rita Felerico, 2023; Michela Bozza, Pensieri con … versi. Ritratti, immagini, stati d’animo, sensazioni presi al volo, 2024; Floria Bufano, Ialine Trasparenze, 2024; Sara Salvatore, Lacrime inverse. Poesie, 2025. Pino Cotarelli, Michela Bozza, Floria Bufano, Rita Felerico, Nicola Guarino, Sara Salvatore e Maurizio Vitiello commenteranno e leggeranno queste raccolte poetiche e anche quelle di altre edizioni.
Tornando all’esposizione (curata da Nicola Guarino e Maurizio Vitiello) accessibile al pubblico fino al 18 maggio, potrete ammirare l’ultima produzione che Daidone sviluppa tra Londra, Napoli e Cantalupo nel Sannio già svelata in rassegne quella internazionale di arte contemporanea “Premio Sulmona”, nel 2022 e 2023.
Nei suoi lavori, l’artista intende sottolineare corpo e colori in un insieme energico e utile, per ripartire sostanza e movimento, determinando trasparenze e motivazioni, d’impeccabile valore semantico e filigrane emotive d’indiscussa valenza, che agitano onde interiori e incapsulano vertigini.
S’incontrano così strati, sottostrati e colori che compongono impostazioni calibrate e di carattere attraverso un’eleganza stilistica che va diritta al cuore. Da queste, emerge un tempo senza tempo che racconta la percezione di un intimo vissuto; quasi come un muro logorato dagli anni, scalfito da guerre e intemperie, da fermare in un diario di visioni e sentimenti.
Conclude Maria Pia Daidone: «Il materiale cartaceo, come un abile trasformista, può diventare carezzevole e fragile o forte, duro, e compatto. Nelle ultimissime opere di questo ciclo, fragilità e forza trovano la loro intima convergenza nel concetto di “Sintesi materica” per diventare sentieri creativi di un intimo e ultimo pensiero proiettato verso l’essenza di un tracciato di vita».
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https://www.comune.teora.av.it/vivere-il-comune/luoghi/centro-per-la-cultura/museo-darte-contemporanea-pinacoteca-di-teora

La foto in copertina è di Luciani Basagni
Museo di Teora/ Contemporary art meets poetry in the material synthesis by Maria Pia Daidone
Poetry meets art. The occasion is the exhibition of the Neapolitan artist Maria Pia Daidone Sintesi materiche, which will be inaugurated this afternoon (Saturday 26th April) at 5.30 pm at the Gallery of the Museum of Contemporary Art in Teora, in the province of Avellino
During the opening, a number of publications from the series entitled Frontiers of Contemporary Poetry, published by La Valle del Tempo and featuring works by the author, will also be on display.
Other books in the series will also be presented: Di impavida poesia, edited by Rita Felerico, 2023; Michela Bozza, Pensieri con … verses. Ritratti, immagini, stati d’animo, sensazioni presi al volo, 2024; Floria Bufano, Ialine Trasparenze, 2024; Sara Salvatore, Lacrime inverse. Poems, 2025. Pino Cotarelli, Michela Bozza, Floria Bufano, Rita Felerico, Nicola Guarino, Sara Salvatore and Maurizio Vitiello will comment on and read these poetry collections, as well as those from other editions.
In the exhibition (curated by Nicola Guarino and Maurizio Vitiello), open to the public until 18 May, you will be able to admire Daidone’s latest production, developed between London, Naples and Cantalupo nel Sannio, which has already been presented at the “Premio Sulmona” international exhibition of contemporary art in 2022 and 2023.
In her works, the artist wants to emphasise body and colour in an energetic and useful unity, distributing substance and movement, determining transparencies and motivations, of impeccable semantic value and emotional filigrees of unquestionable value, which stir inner waves and encapsulate vertigo.
We discover layers, undercoats and colours that compose calibrated and characterful settings with a stylistic elegance that goes straight to the heart. The result is a timeless time that narrates the perception of an intimate lived experience, almost like a wall worn down by the years, scratched by wars and bad weather, to be stopped in a diary of visions and feelings.
Maria Pia Daidone concludes: “The paper material, like a skilful transformer, can become caressing and fragile or strong, solid and compact. In the very last works of this cycle, fragility and strength find their intimate convergence in the concept of ‘material synthesis’ to become creative paths of an intimate and ultimate thought projected towards the essence of a life’s path”.