Serate futuriste. Fino al 12 marzo 2009 tra cinema & musica (ore 20) al Museo Hermann Nitsch a Napoli (vico lungo Pontecorvo 29/d) per celebrare il centenario dalla pubblicazione del Manifesto futurista di Filippo Tommaso Martinetti. Il secondo appuntamento, gioved 12 febbraio, è dedicato al film "Aelita, regina di Marte" di Yakov Protazanov.
“In occasione del centenario del manifesto del Futurismo afferma Claudio Catanese -, abbiamo pensato di estendere il nostro omaggio al manifesto con serate futuriste che condensano opere filmiche riconducibili al futurismo a confronto tra Italia, Francia, Germania, Russia e Usa, (selezionate da Mario Franco) e registrazioni audio d’epoca e letture poetiche di autori contemporanei. Prendendo spunto anche dalle famose serate di incontro con il pubblico nei teatri, il Museo Nitsch vuole ricreare il mondiale sconvolgimento nell’arte e nella vita provocato dalla nascita del futurismo;scintilla letteraria che ha finito per coinvolgere tutte le arti poesia, pittura, musica, scultura, architettura e cinema”.
Nato nel 1909, il futurismo si definiva come movimento che puntava alla continua sollecitazione dei cinque sensi, segnata dalla velocit . Sensazioni, esaminate e razionalizzate, ridotte, poi, a formule facilmente applicabili a ogni aspetto dell’attivit umana e della cultura. Trionfa, cos, la sensazione dinamica contro la fissit del momento, portando gli artisti a testare le loro idee attraverso il cinema, una nuova arte più vasta e più agile di quelle esistenti.
“Il cinemaprosegue Catanese più di altre è stato il mezzo di espressione sui cui il futurismo si è appoggiato. Questo emerge dalla pubblicazione del Manifesto del Cinema del 1916 letto da Tommaso Ottonieri in apertura delle nostre serate".
Pacific 231 di Jean Mitry, Dnevnik Glumova di Sergei M. Eizenstein e Entusiasmo (Sinfonia del Donbass) e Celovek s Kinoapparatom (L’uomo con la macchina da presa) di Dziga Vertov sono alcuni dei film proiettati al Museo, diversi tra loro ma molti simili, poich mettono in mostra gli elementi più rappresentativi del futurismo cinematografico dal brano di vita reale alla chiarezza di colore, dalla linea alle parole in libert , dalla musica e plastica alla musica di oggetti.
“Il futurismo non è passato conclude Catanese queste serate, oltre a festeggiare i 100 anni dalla pubblicazione del Manifesto del futurismo, sono un’occasione per offrire alle nuove generazioni approfondimenti su un periodo di grandi scoperte e invenzioni tecnologiche che hanno segnato la quotidianit e cambiato la percezione dell’universo fisico".
In alto e in basso, protagonisti del futurismo