Darren Almond a Napoli. The light between us è la nuova mostra dell’artista britannico che si inaugura domani, sabato 20 gennaio, alle 12, al Museo Pignatelli (Riviera di Chiaia, 200. La mostra resterà aperta fino al 4 marzo), diretto da Denise Pagano, una tra le rarissime case-museo di Napoli, che si connota dal 2010 anche come Casa della fotografia.
La mostra fa parte delle iniziative della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, in collaborazione con il Polo museale della Campania, e con Incontri Internazionali d’arte, nell’ambito dell’edizione 2018 di Progetto XXI. Che è una piattaforma destinata a esplorare da un lato la produzione artistica emergente, nella sua realizzazione teorico-pratica, dall’altro le pratiche artistiche più fruttuose degli ultimi decenni, nella loro esemplare proposta metodologica.
L’esposizione mette in luce vari capitoli della ricerca artistica dell’autore. Ogni serie è una singolare indagine sulla relazione tra tempo, spazio e memoria, sia personale sia collettiva, e la dialettica tra il linguaggio digitale e analogico che l’artista usa per esprimere queste idee.
Lo sviluppo di ogni immagine, che rivela un paesaggio catturato durante uno specifico viaggio intrapreso dall’artista, rispecchia la tradizione del paesaggio settecentesco e ottocentesco. Questa tradizione, profondamente radicata in Campania, viene reinterpretata nelle opere di Almond (classe 1971), creando un nuovo modo di catturare la vastità del paesaggio, sulla scia dell’estetica contemporanea e della consapevolezza tecnologica.
The light between us include lavori dalla serie Fullmoon. Queste fotografie di paesaggi notturni su larga scala, iniziate nel 1998, sono eseguite durante la luna piena utilizzando un lungo tempo di esposizione. Le immagini che ne risultano appaiono irreali: i paesaggi sono immersi in una luce non familiare, tanto che la notte sembra essersi trasformata in giorno.
Come per la serie Fullmoon, molte opere sono il risultato dei suoi viaggi in luoghi inaccessibili e remoti, come il Circolo Polare Artico, la Siberia, le Sacre montagne della Cina e la foce del fiume Nilo. Nel 2007, ispirato dal poeta Joseph Brodsky, Almond è stato a Dudinka, città della Siberia, dove l’inquinamento della miniera locale di nichel a Norilsk ha creato un paesaggio soffocato di denutrite e carbonizzate foreste, contro la neve indisturbata. Le immagini della Siberia, che costituiscono una parte della serie Night and Fog, offrono una calma agghiacciante, memorie dell’intervento umano passato e presente nella natura.
Saranno inoltre presentate le nuove opere, Light of Time, realizzate nel deserto d’alta quota di Atacama, in Cile, nelle quali i cieli notturni raccontano la storia del tempo stesso quale storia di luce.
Museo Pignatelli – Riviera di Chiaia, 200
tel. 081 669675
pm-cam.pignatelli@beniculturali.it
facebook.com/villapignatellicasadellafotografia
Dalle 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso ore 16) – Martedì chiuso, euro 5 per l’ingresso